Comunicato Stampa,
Sorteggiato il tabellone principale del Trofeo Dimmidisì di Manerbio: l’Italia schiera 12 giocatori, dagli esperti Lorenzi, Giustino e Gaio fino ai giovanissimi Musetti e Zeppieri. L’obiettivo è riportare in Italia un titolo che manca dal 2000. Ma occhio agli stranieri: da seguire Coppejans, Coria, Galovic, Gabashvili e il promettente Tseng.
Obiettivo vittoria. Forte delle prime due teste di serie, l’Italia non può avere altri traguardi per la 42esima edizione (17esima Challenger) del Trofeo Dimmidisì di Manerbio (46.600€, terra). È curioso che, in un periodo felice per il nostro tennis, per trovare l’ultimo successo azzurro sui campi della Bassa Bresciana si debba andare addirittura fino al 2000, quando si impose Stefano Tarallo. Da allora, soltanto nel 2010 un tennista italiano era arrivato in finale (Marco Crugnola, sconfitto da Robin Haase). E allora, con 12 azzurri nel tabellone a 48 giocatori, guidato da Paolo Lorenzi e Lorenzo Giustino, c’è l’augurio che domenica 11 agosto possa risuonare l’inno di Mameli. Nel rispetto della tradizione, nel pomeriggio di sabato è stato sorteggiato il tabellone principale alla presenza del supervisor ATP Carmelo Di Dio. Come detto, l’Italia ha ben dodici rappresentanti: Paolo Lorenzi va a caccia del 22esimo titolo in un torneo di categoria, ma non avrà un percorso facile: Torebko o Cervantes all’esordio, poi Collarini negli ottavi e – forse – il brillante Viktor Galovic nei quarti. Il rendimento del senese è un po’ calato negli ultimi mesi, ma Manerbio può rappresentare una bella occasione per riavvicinarsi ai top-100 ATP (attualmente è n.114). Sta vivendo una stagione molto positiva Lorenzo Giustino. Sotto la guida di coach Gianluca Carbone ha compiuto progressi notevoli (due mesi fa si è aggiudicato il suo primo Challenger ad Almaty) e punta, davvero, a portare il suo ranking a due cifre. Sarebbe affascinante un quarto di finale contro Federico Gaio (anche lui in gran ripresa dopo un periodo difficile) oppure, perché no, contro il baby fenomeno Lorenzo Musetti. Ammesso di diritto grazie ad alcuni forfait, il carrarino vede in Manerbio una splendida chance per avvicinarsi all’obiettivo di fine anno: i top-300 ATP. Esordirà contro il russo Ivan Gakhov, in vista di un match impegnativo contro Nino Serdarusic. Negli ottavi ci sarebbe l’affascinante derby con Gaio.
CHE PRIMI TURNI
Tra i primi turni, spiccano in particolare due match: il primo è Dalla Valle-Tseng. Il romagnolo viene da un periodo di forma straordinario, con tre vittorie consecutive in altrettanti ITF Futures (due a Tabarka, in Tunisia, e l’ultimo a Pontedera), e sembra pronto a un definitivo salto di qualità. C’è curiosità di vedere all’opera Tseng, classe 2001 ed ex n.1 tra gli Under 18. Lo scorso anno vinse Wimbledon junior e ha recentemente raggiunto una bella finale al Challenger di Praga. Tra l’altro frequenta l’accademia di Patrick Mouratoglou e fa parte della Champ Seed Foundation voluta dal coach di Serena Williams. D’altra parte, nel 2016 passò a Manerbio un certo Stefanos Tsitsipas… L’altro riguarda il russo Teymuraz Gabashvili, ex n. 43 ATP, giocatore di prestigio e con scalpi importanti all’attivo. Esordirà contro Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo, che sta crescendo bene sotto la guida di coach Flavio Cipolla. In gara anche Federico Coria, fratello minore dell’ex n.3 ATP Guillermo. Dopo un periodo difficile, con breve sospensione per aver violato le norme TIU (nel suo caso si trattò di semplice omessa denuncia), l’argentino è ripartito forte e attualmente è n.165 ATP A proposito di giovani, non mancherà Giulio Zeppieri, “gemello” di Musetti. Anche lui ammesso di diritto, sfida l’ostico Aldin Setkic in vista di un match interessante contro Evan King. Tra gli altri azzurri in gara, si segnalano Andrea Arnaboldi (lombardo, sempre motivato quando gioca in casa, peraltro reduce da una bella qualificazione a Wimbledon) e Andrea Pellegrino, ragazzo talentuoso e in cerca di riscatto. Grazie alle wild card, potranno fare esperienze importanti i giovani azzurri Filippo Speziali (classe 2000), Gabriele Bosio (2000) e Samuel Vincent Ruggeri (2002). Insomma ci sono tutti gli ingredienti per un gran bel torneo, sin dal primo turno. L’evento è stato presentato lo scorso 25 luglio nell’incantevole cornice dei giardini del municipio. C’era anche Sergio Palmieri, importante figura della FIT (nonché presidente del Comitato Regionale Lombardo), impressionato dalla passione e dall’efficienza dello staff organizzativo manerbiese, che anche quest’anno ha voluto dedicare il torneo ai grandi piloti manerbiesi Antonio Savoldi e Marco Federico Cò. Si parte lunedì 5 agosto, con i primi due turni che si snoderanno fino a mercoledì. Giovedì ci saranno gli ottavi, venerdì i quarti prima del weekend conclusivo con semifinali e finale.