Nella foto Alessandro Giannessi ®Paolo Cresta
Da Genova, Fabrizio Salvi
Adrenalina stillata a gocce sottili e ben diluite per tutto il match tra Guillermo Garcia-Lopez e Alessandro Giannessi, il match clou della giornata giocato in un centrale che si è via via infuocato in stile Coppa Davis. Incontro ondivago, iniziato bene per lo spezzino, ma proseguito con molti alti e bassi che lo hanno portato alla perdita del primo set. Nel secondo parziale, apparentemente scoraggiato sia nel gioco sia nell’animo, Giannessi perde il servizio a ripetizione fino a ritrovarsi ad un passo dal fare la doccia, col display che mostrava un chiarissimo 5 a 0 a favore di Garcia-Lopez. Da li in avanti è successo l’inspiegabile, con l’accensione di una timida fiammella della rimonta che è andata man mano rinforzandosi col passare dei giochi e delle occasioni sciupate dallo spagnolo. Un enigma che dura venti minuti, sufficienti per riportare il punteggio fino ad un incredibile 5 pari, con un match point sprecato a pesare sulla schiena dello spagnolo.
Sul 30 pari (5-5) succede il fattaccio. Una palla viene smorzata con delicatezza dallo spagnolo e Giannessi, giudicandola fuori, va su tutte le furie. Riguardando il replay, la discrepanza di vedute col Giudice di sedia è dovuta ad un errore di valutazione del giocatore italiano che ha battezzato fuori il segno sbagliato, mentre quello giusto era stato correttamente chiamato buono dall’arbitro. Fatto sta che da una possibile palla break, l’italiano si è ritrovato ad inseguire di nuovo il suo avversario sul 6 a 5 e, nonostante il tifo chiaramente a favore, perde il set e il match. Garcia-Lopez esce tra gli applausi ironici del pubblico.
Chi compie l’impresa è Matteo Donati, mettendo a segno una rimonta tutta cuore contro ad Alexey Valutin. “È stato un inizio difficile, non avevo buone sensazioni, di nuovo. – spiega l’Italiano – Ho provato a giocare un tennis difensivo che non mi apparteneva e dopo il primo set mi sono detto che peggio non poteva andare”. Il primo set si era, infatti, concluso per 6 giochi a 2 a favore del russo. “Mi sono detto di prendere i rischi e di portarla a casa per merito mio e non perché dovevo far giocare male lui”. Un pubblico incredibile che si è via via appassionato per la rimonta che stava prendendo corpo: “Alla fine del secondo set, sul 5 a 4 con servizio, ho dovuto annullare una palla break e in quei cinque minuti avere un pubblico così fa la differenza, la stessa che magari all’estero la può fare per gli altri”. Donati ha chiuso in tre set.
Avanza a fatica anche la tds 1 Jan-Lennard Struff, che deve fronteggiare due tie-break prima di aver ragione di un ottimo Ignatik e il giovane greco Stefanos Tsitsipas, autore di una bella prova contro Aldin Setkic: “Stavo giocando seguendo la mia tattica fin dall’inizio. – Racconta Tsitsipas – Tutto ha funzionato e mi sono sentito rilassato fin da subito”. Un ragazzo che mostra colpi e capacità per fare il salto di qualità: “Al momento mi sento fiducioso nei miei colpi e credo di poter giocare un buon tennis con tutti i giocatori. Quest’anno ho giocato bene contro Tsonga a Rotterdam e ho capito che posso stare ad un buon livello. Sono felice e fiducioso ma, al tempo stesso, mi rendo conto che c’è ancora da lavorare e spero di farlo nella giusta direzione”.
Sarà derby ungherese nei quarti di finale tra Attila Balazs, vincitore contro Laslo Djere e Marton Fucsovic, a sua volta vincitore contro Tim Puetz. Un incontro dal sapore di Davis per i due che sono compagni nel team ungherese e giocano insieme nel doppio: “Siamo buoni amici fuori dal campo e in campo sarà una partita giocata al massimo, ma con rispetto” spiega Balazs. La sua vittoria con Djere è arrivata dopo che il serbo ha lasciato correre via qualche punto sul finale, mostrando problemi fisici e pronunciando un eloquente: “Non mi voglio ritirare”. Balazs giura, però, di non essersi accorto di niente e di essersi sentito comunque il miglior giocatore tra i due in campo. Fucsovic nel suo cammino genovese ha perso complessivamente cinque game, una miseria che lo conservano fresco e motivato per la partita di domani: “Sono davvero felice di giocare qui, mi piacciono i campi, le palline e tutto si sposa a meraviglia con il mio stile di gioco”. Conclude con un sorriso orgoglioso: “sono quasi tra i top 100 e mi sembra che il mio gioco sia migliorato molto”.
Risultati di oggi:
G. Garcia-Lopez b. [3] A. Giannessi 64 75
[W] M. Donati b. A. Vatutin 26 64 61
[1] J. Struff b. U. Ignatik 76(6) 76(4)
[W] S. Tsitsipas b. A. Setkic 62 64
A. Balazs b. [4] L. Djere 63 63
[8] M. Fucsovic b. [Q] T. Puetz 61 62