Challenger Como: l’acuto di Salvatore Caruso a 12 anni dal successo di Bolelli

0
327

L’incantesimo è rotto. A spezzarlo, a 12 anni dall’unica vittoria italiana al Challenger Atp “Città di Como” (Simone Bolelli nel 2006) è stato Salvatore Caruso, siciliano di Avola. Non c’era riuscito il suo conterraneo, il palermitano Marco Cecchinato nelle precedenti due edizioni (sempre sconfitto in finale), ce l’ha fatta lui riportando il tricolore sul pennone più alto del circolo di Villa Olmo.

Ad arrendersi in finale con il punteggio di 7-5 6-4 è stato il giovane e promettente cileno Christian Garin. Una giornata lunghissima, quella vissuta al Tennis Como, cominciata già la notte prima con l’ennesimo acquazzone che aveva messo a dura prova il già esausto campo Centrale. Solo alla sera, con i riflettori accesi (e con la pioggia che incombeva), dopo una pausa concessa ai giocatori che in mattinata avevano disputato le semifinali su un campo laterale, si è potuto iniziare l’incontro. Caruso, timoroso in avvio, è andato sotto 2-0. Giusto il tempo di rimettersi in sesto e il punteggio era già 2-2. Poi battaglia senza break fino al 6-5 Caruso quando al secondo tentativo l’azzurro è riuscito a strappare il servizio per il 7-5 della frazione iniziale. Caruso avanti anche nel secondo parziale per 5-1 prima di bloccarsi sul più bello. Ma sul 5-4 ci pensava Garin (con tre doppi falli) e anche Caruso con un bel passante a chiudere la contesa dopo un’ora e 42 minuti.

LE SEMIFINALI

La mattinata si era aperta con le due semifinali. Nella prima il giovane Christian Garin, 22enne di Santiago del Cile, aveva proseguito il suo ottimo cammino raggiungendo la finale battendo per 6-4 6-3 il pur ottimo Viktor Galovic, autore di un torneo oltre ogni aspettativa. Nel derby azzurro tra Matteo Donati e Salvatore Caruso, la battaglia era stata in equilibrio per tutti e due i set, con il siciliano a rimontare nel primo set da 1-4 al 4-4 per poi imporsi 7-6 al tie break. Andamento a corrente alternata nella seconda frazione, con Donati avanti 2-0, poi sotto 2-5 ed infine di nuovo 6-6. Ma ancora una volta al tie break era Caruso ad imporsi.

COMMENTI

Sconfortato al temine Garin: “Congratulazioni Salvatore per questa vittoria – ha detto il cileno – Ringrazio tutto il mio staff e anche tutto il pubblico che mi ha sostenuto”. Decisamente più prolisso l’intervento di Caruso: “Mi chiedete di fare due parole, ma io vorrei stare qui tutta la notte. E’ stata una settimana lunga e difficile per tanti motivi. Venivamo da New York e la pioggia non ci ha dato tregua soprattutto negli ultimi tre giorni. Siamo riusciti a finire comunque di domenica ed è stato un successo per come si erano messe le cose. Dico bravi a tutti voi dell’organizzazione perché è stata dura anche per voi. E grazie anche al pubblico calorosissimo, io ci ho messo come sempre un po’ del mio per complicare le cose… ma il brivido è il massimo. Sono contento e non mi aspettavo di vincere. In chiusura volevo ringraziare il mio coach Paolino, non riesco ad esprimere quanto bene gli voglio, poi grazie al mio staff, al mio preparatore atletico e alla mia famiglia che oggi sarà contenta per questa vittoria”.

DOPPIO

Sotto la pioggia, non fitta ma presente anche solo per ricordare ciò che era stato negli ultimi due giorni, era scesa in campo nel pomeriggio la finale del tabellone di doppio tra i tedeschi Dustin Brown e Andre Begemann, e gli slovacchi Martin Klizan e Filip Polasek. Successo che è andato a Brown-Begemann (con il punteggio di 3-6, 6-4, 10-5) che hanno così alzato al cielo il trofeo “Bianchi Group”.

RISULTATI

Semifinale: Christian Garin (Chi) b. Viktor Galovic (Cro) 6-4 6-3; Salvatore Caruso (Ita) b. Matteo Donati (Ita) 7-6 (6) 7-6 (4). Finale: Salvatore Caruso (Ita) b. Christian Garin (Chi) 7-5 6-4. Doppio: Begemann-Brown (Ger/Ger) b. Klizan/Polasek (Svk/Svk) 3-6 6-4 10-5.

ALBO D’ORO CHALLENGER “Città di Como”

2006 Simone Bolelli; 2007 Maximo Gonzalez; 2008 Diego Junqueira; 2009 Oleksandr Dolgopolov; 2010 Robin Haase; 2011 Pablo Carreno-Busta; 2012 Andreas Haider-Maurer; 2013 Pablo Carreno Busta; 2014 Viktor Troicki; 2015 Andrey Kuznetsov; 2016 Kenny De Schepper; 2017 Pedro Sousa; 2018 Salvatore Caruso.