Baptiste Crepatte è un ottimo professionista. Si fa voler bene, ma per il secondo anno consecutivo ha “ammazzato” le speranze del pubblico del Challenger Bergamo (Trofeo Perrel-Faip, 46.600€, Greenset).
Lo scorso anno aveva estromesso Dustin Brown, uno degli idoli del Pala Agnelli. Si è ripetuto nel 2020, lasciando appena cinque giochi a uno spento Lorenzo Musetti. C’erano grandi aspettative per il baby azzurro, che tra meno di 20 giorni diventerà maggiorenne, specie dopo il buon torneo giocato a Cherbourg. Invece è arrivata una brutta sconfitta, troppo netta per essere vera. Musetti è rimasto in campo poco meno di un’ora, sconfitto con un severo 6-3 6-2. Pronti, via, subito in svantaggio 5-1. Ha recuperato uno dei due break, ma ormai era troppo tardi. Partenza in salita anche nel secondo set (subito 2-0), con l’azzurro incapace di rovesciare l’esito del match. Sotto 4-2, ha perso un lungo game al servizio che ne ha sancito la resa.
Musetti è mancato sul piano dell’atteggiamento: un po’ spento, quasi rassegnato allo scorrere del punteggio. Un peccato, perché – sia pure a sprazzi – ha confermato di avere un gran talento. Deve trovare la continuità che non ha mostrato a Bergamo. In precedenza, l’Italia aveva festeggiato grazie al bel successo di Andrea Vavassori: col suo gioco super-offensivo, proiettato verso la rete, il torinese ha deliziato il pubblico con tantissime belle giocate. Ha anche annullato un matchpoint nella partita vinta contro Alex Molcan, chiusa 7-6 6-7 7-5. Sotto 4-5 nel terzo set, Vavassori si è trovato 0-30 e poi 30-40 sul suo servizio. Passato il pericolo con una robusta prima di servizio, ha poi brekkato Molcan nel game successivo e si è garantito la possibilità di sfidare il ceco Zdenek Kolar (n.11 del tabellone).
Il programma è poi terminato alle 23.49 con la vittoria di Illya Marchenko. L’ex n.49 ATP (che soltanto tre anni e mezzo fa raggiungeva gli ottavi allo Us Open) ha superato 6-4 3-6 6-1 un coraggioso Andrea Pellegrino, KO dopo poco più di due ore. Il pugliese ha confermato di avere un ottimo bagaglio tecnico, ma la fase difensiva di Marchenko è ancora notevole, nonostante abbia superato i 32 anni. Dopo aver giocato un secondo set ad alto dispendio energetico, Pellegrino ha perso contatto con l’avversario nel quarto game del terzo set.
Ha avuto tre palle per il controbreak nel gioco successivo: perse quelle si è un po’ disunito e il match è scivolato via rapidamente. Il programma ripartirà alle 10 di martedì, con in campo otto azzurri e l’esordio da professionista di Leo Borg, in un match apparentemente proibitivo contro l’ex n.1 junior Chun-hsin Tseng.
Challenger Bergamo
Turno di Qualificazione
Chun-Hsin Tseng (TPE) b. Pavel Nejedly (CZE) 6-1 6-3
Sadio Doumbia (FRA) b. Filiberto Fumagalli (ITA) 4-6 6-2 6-2
Primo Turno Singolare
Arthur De Greef (BEL) b. Matteo Gigante (ITA) 6-7(6) 7-6 7-5
Nino Serdarusic (CRO) b. Ivan Gakhov (RUS) 6-3 7-5
Hugo Grenier (FRA) b. Matija Pecotic (CRO) 7-5 6-3
Viktor Durasovic (NOR) b. Luca Nardi (ITA) 7-5 6-3
Luca Vanni (ITA) b. Fabrizio Ornago (ITA) 6-1 6-2
Raul Brancaccio (ITA) b. Altug Celikbilek (TUR) 3-6 6-0 6-1
Andrea Arnaboldi (ITA) b. Lukas Klein (SVK) 7-6(4) 6-4
Flavio Cobolli (ITA) b. Giulio Zeppieri (ITA) 3-6 6-3 7-6
Andrea Vavassori (ITA) b. Alex Molcan (SVK) 7-6(1) 6-7(5) 7-5
Baptiste Crepatte (FRA) b. Lorenzo Musetti (ITA) 6-3 6-2
Illya Marchenko (UCR) b. Andrea Pellegrino (ITA) 6-4 3-6 6-1