AO, Day 5: troppo Nadal per de Minaur, solido Bautista agli ottavi.

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Nadal_Australian_Open_2019
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Tanta attesa nella Rod Laver Arena per il match tra Rafael Nadal e Alex de Minur. Il pupillo di Hewitt non ha ancora collezionato alcun scalpo dei Big, ma è fresco di primo titolo in carriera e ha carattere da vendere. La partenza del match fa presagire a una battaglia: 24’ e 30 punti giocati per chiudere i primi 3 game. Ma dal quarto game Nadal sale in cattedra ed arriva il primo break, consolidato nel game successivo. Il maiorchino allunga 4-1, toglie nuovamente il servizio all’avversario e chiude 6-1. Servizio solido, dominio da fondocampo e impeccabili chiusure dei punti a rete assicurano allo spagnolo il controllo totale del match.

Il secondo set vede Nadal sempre aggressivo e dominante in tutti i punti del campo. Il primo game dura 19’ e, dopo 24 punti, lo spagnolo strappa il servizio. Il “demone” de Minaur non molla ma la differenza di classe, solidità ed esperienza è netta. Nadal gioca sul velluto e non lascia spiragli di recupero: nel quinto game, de Minaur commette un doppio fallo e qualche errore di troppo e puntuale arriva il secondo break: 4-1 pesante per il maiorchino, che salva tre palle break e chiude 6-2 il secondo parziale.

Terzo set e copione immutato: Nadal ottiene subito il break e controlla il match. de Minaur non ha armi per contrastare l’avversario e, pur lottando come un leone (epici gli scambi vinti dall’australiano nel settimo e su tre match point), consegna la vittoria allo spagnolo al sesto match point. Nadal mai veramente impensierito dall’avversario e lanciatissimo verso l’ottavo contro Berdych, un match che ci restituisce antichi sapori per la ritrovata condizione del ceco. de Minaur ancora rimandato all’esame top10, ma la sensazione è che non si dovrà attendere molto per vederlo trionfare

 

In parallelo, giocavano nella 1573 Arena Bautista Agut e Khachanov. Lo spagnolo vince il primo set 6-4 sfruttando l’unico passaggio a vuoto del russo, che nel decimo game perde il servizio a zero. Stesso copione nel secondo, i due arrivano in parità 5-5, sul 5-6 Khachanov annulla con un ace il primo set point , ma cede servizio e secondo set 5-7 con l’ennesimo errore non forzato (16 contro 8 nel solo secondo set). Il russo paga percentuali di prime sotto il 50% e il 41% di punti sulle seconde, nettamente al di sotto della performance del suo avversario. Bautista Agut solido al servizio ed efficace nelle rare discese a rete.

Khachanov si scuote a inizio terzo: break nel primo game e salva due palle del 1-1 nel secondo, portandosi con autorità 3-1. Lo spagnolo non si scompone, anzi fa il controbreak a zero nel sesto game, punendo un Khachanov appannato e falloso. Il cruciale decimo game è il più lungo del set: Khachanov capitola al quarto match point di un match mai in discussione e da dimenticare per il russo. Solida prova di Bautista Agut, che si porta 3-1 sul russo eguaglia la sua migliore performance negli Slam. Lo spagnolo affronterà al quarto turno l’indomito croato Marin Cilic, vincitore in rimonta di una maratona notturna dai due volti contro Fernando Verdasco. Lo spagnolo può recriminare per aver sprecato due match point nel quarto set e tre palle break consecutive per rientrare nel quinto.

 

I RISULTATI

[2] R. Nadal b. [27] A. de Minaur 6-1 6-2 6-4
[22] R. Bautista Agut b. [10] K. Khachanov 6-4 7-5 6-4
[6] M. Cilic b. [26] F. Verdasco 4-6 3-6 6-1 7-6(8) 6-3

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