Come già avvenuto quest’anno in occasione delle finali di Miami (vinta dal russo) e Pechino (vinta dall’altoatesino), sarà l’ottavo capitolo della sfida tra il detentore del titolo Daniil Medvedev e Jannik Sinner l’ultimo atto dell’edizione 2023 dell’ATP 500 di Vienna. Nella giornata che sul veloce indoor della capitale austriaca ha visto scendere in campo le prime quattro teste di serie del tabellone, il ventisettenne moscovita ha ottenuto la vittoria numero sessantaquattro in stagione superando nella prima semifinale una delle migliori versioni stagionali di Stefanos Tsitsipas (mai vittorioso quest’anno contro un top ten). Poi è stata la volta dell’italiano che, dopo aver recuperato un break di svantaggio nel primo set, per la quarta volta in sei scontri diretti ha avuto ragione di un indomito Andrey Rublev.
PRIMA SEMIFINALE: MEDVEDEV – TSITSIPAS
Avvio in salita per il greco, che dopo aver inaugurato il match con un doppio fallo è stato trafitto dal passante in lungolinea scagliato con il dritto da Medvedev (0-30). Una situazione subito complicata gestita comunque con classe dal venticinquenne ateniese, che ha continuato a prendere la rete con regolarità per evitare di scambiare troppo a lungo con il russo ed ha tenuto la battuta con uno schiaffo al volo di dritto.
È stato invece il ventisettenne moscovita il primo a concedere chance in risposta. Nel quarto game Daniil ha dovuto sventare tre palle break (di cui due consecutive), dovute ad altrettanti gratuiti. Nella difficoltà il numero tre del mondo ha però alzato il livello, salvandosi con il servizio, un’accelerazione di dritto ed una buona volée su un passante in rovescio di Stefanos prima di impattare sul 2 a 2 grazie ad un ace esterno.
Dopo essersi salvato, Medvedev ha allungato. Un inaspettato passaggio a vuoto del greco nel settimo game (due errori sotto rete, un drop shot spentosi in corridoio ed un dritto che si è perso oltre la linea di fondo) ha consegnato il break decisivo al detentore del titolo che, trovato finalmente il ritmo, ha chiuso la prima partita in 39 minuti sul 6-4 con un’ottima prima esterna da sinistra.
Nel secondo set la qualità è cresciuta. Tsitsipas ha rischiato di pagare a caro prezzo una leggerezza nel settimo gioco (15-40), ma ha sventato le due palle break consecutive con quattro punti di fila (tra cui in dritto inside out che ha di poco superato la rete prima di toccare la riga esterna ed una spettacolare apertura di rovescio).
Daniil ha aperto l’undicesimo game con un gran passante di dritto (0-15) e quando il lungolinea di Stefanos si è spento in corridoio ha avuto nuovamente la chance di mettere le mani sulla partita (30-40): anche stavolta però il greco con ha tremato salvandosi con un vincente di dritto inside out giocato in avanzamento.
Dopo i tanti serve & volley di Stefanos, al tie-break è stata una discesa a rete di Medvedev chiusa con una volée di rovescio perfettamente eseguita a spezzare l’equilibrio (5-3), ristabilito poco dopo quando il russo si è fatto raggiungere con un doppio fallo (5-5). Sul sei pari, però, Tsitsipas ha commesso due errori consecutivi di dritto che hanno consegnato il successo all’ex numero del mondo (il nono in tredici confronti diretti con il greco): 6-4 7-6 (6) in 1 ora e 44 minuti.
SECONDA SEMIFINALE: SINNER – RUBLEV
In un match come ampiamente prevedibile dominato dai turni di servizio è stato il russo il primo ad allungare, complice una bassa percentuale di prime palle di Jannik che, nel sesto game, con due doppi falli ha ceduto per la prima volta il servizio nel torneo consentendo a Rublev di salire 4 a 2. Chiamato a servire per il set nel nono game (sul 5-3), il venticinquenne moscovita ha però subito il ritorno di Sinner che si è costruito l’opportunità di rientrare con le accelerazioni di dritto (15-40), trasformata poi nel contro break con una gran risposta di rovescio (4-5).
Jannik ha cambiato marcia, mentre l’occasione sfumata ha pesato sul morale di Andrey che, complice un doppio fallo e due errori di rovescio ha ceduto nuovamente la battuta nell’undicesimo gioco, permettendo al ventiduenne di San Candido di servire per conquistare la prima partita. Un regalo scartato da Jannik che con due ace consecutivi ed un parziale di cinque game a zero in 48 minuti ha fatto sua la prima partita: 7 a 5.
Nel secondo set Jannik ha innalzato la percentuale di prime palle e, dopo otto turni di battuta praticamente inattaccabili, approfittando di due seconde consecutive di Rublev sul quattro pari e 30-30, con la qualità della risposta ha ottenuto il break che lo ha portato a servire per il match (5-4).
Con l’aiuto del nastro il moscovita si è costruito due chance consecutive per rientrare (15-40), splendidamente annullate da Jannik con un servizio vincente al centro ed un ace esterno. Andrey non si è però arreso e, dopo aver sprecato una terza opportunità su una seconda di servizio, con le sue proverbiali accelerazioni di dritto si è preso l’immediato contro break (5 a 5).
Al tie-break il primo ad allungare è stato Rublev (4-2), quando il tentativo di variazione in lungolinea di Sinner non ha superato il nastro. Immediata la reazione di Jannik, che un’ottima accelerazione dal centro del campo ed il successivo schiaffo al volo ha subito ritrovato la parità (4-4). Spingendo ancora con lucidità sul lato del dritto il numero uno d’Italia è quindi andato a match point (6-5), prima di alzare le braccia al cielo dopo il doppio fallo del russo: 7-5 7-6 (5) il punteggio che ha messo fine ad un braccio di ferro durato 1 ora e 48 minuti.
Per Daniil, a caccia del sesto titolo stagionale, sarà la nona finale dell’anno; per Jannik (già 3 successi in stagione), la sesta. Il russo, che un anno fa in occasione dei quarti di finale superò Sinner in due set (6-4 6-2) prima di involarsi alla conquista del torneo, partirà forse con i favori del pronostico. Ma negli ultimi dodici mesi sono cambiate tante cose, ed il russo sarà anche chiamato a sfatare un tabù che fin qui non lo hai mai visto difendere un titolo.
ATP 500 VIENNA 2023
Semifinali
[1] D. Medvedev b. [4] S. Tsitsipas 6-4 7-6 (6)
[2] J. Sinner b. [3] A. Rublev 7-5 7-6 (5)