Alexander Zverev trionfa a Vienna, conquista il diciottesimo titolo il carriera, il quinto su cinque finali raggiunte in stagione, mettendo a segno contro Francis Tiafoe la vittoria numero ventisei da luglio su ventotto partite giocate.
Zverev dà inizio al match e nei primi due turni di battuta non fa giocare lo statunitense che, nel terzo game, nel tentativo di provocarlo va a rispondere con le spalle sui teloni. Il tedesco lo guarda, prende le misure, e piazza il quinto ace al centro lasciandolo fermo dopo i precedenti ad uscire. Tiafoe invece non ottiene punti diretti dal servizio e nel secondo game subisce la pressione da fondo del tedesco salvando una palla break. Le premesse però non sono incoraggianti per lo statunitense costretto ancora a soffrire e con un doppio fallo cede il servizio. Tiafoe inizia a fare appello al pubblico come ha fatto ieri contro Jannik Sinner con lo scopo di provocare il suo avversario, che inspiegabilmente, considerato il carattere e l’esperienza, si irrita, subisce il contro break, non mette più una palla in campo e con un parziale di otto punti a zero si ritrova tre pari. Nel settimo game Sascha soffre, si trova nella scomodo punteggio del trenta pari ma riordina le idee e con due ace consecutivi al centro chiude il game mantenendosi in vantaggio. Tiafoe sale nella percentuale di prime palle messe in campo tenendo il ritmo del tedesco e si vedono pochi scambi che però non sono decisivi per spostare l’equilibrio. Zverev si guadagna il tie break per primo ma Tiafoe non riesce a raggiungerlo. Nel dodicesimo game il tedesco reagisce con gran personalità e cattiveria agonistica, frutto della fiducia in se stesso raggiunta dopo aver conquistato l’oro olimpico, si prende il servizio di Tafoe e chiude 7-5.
Nel secondo parziale si ricomincia da dove si era cominciato. Zverev è molto solido al servizio, manda segnali importanti trovando continuità in risposta e aggressività nel gioco, e nel secondo game costringe lo statunitense ad annullare una palla break. Tiafoe da parte sua non riesce ad agganciare un servizio, prova a destabilizzare Zverev spostandosi da una parte all’altra quando deve ricevere ma non riesce a fargli perdere la concentrazione. Con l’ace numero sedici il tedesco battezza tutti gli angoli e chiude il suo secondo turno di battuta. Tiafoe rimane in scia regalando spettacolo con discese a rete improvvise e coraggiose. Zverev però confeziona punti a ripetizione ogni volta che gli si presenta l’occasione e nel sesto game si procura altre tre opportunità per strappare il servizio al suo avversario che però resiste e si salva al termine di un vivace scontro all’ultimo sangue. Dopo aver concesso solo due punti sui propri turni di battuta Zverev si trova a soffrire nel nono game sorpreso dall’intraprendenza dello statunitense che rischia tirando al massimo ogni colpo e ottiene una palla break. Zverev però piazza due prime vincenti e un ace a 225 km/h, si salva, e poi strappa a zero il servizio a Tiafoe per mettere fine al match con due vincenti straordinari di rovescio.
ATP VIENNA
Finale:
[2] A. Zverev b. [Q] F. Tiafoe 7-5 6-4
