ATP UMAGO – Tre italiani e Carlos Alcaraz. Il primo tempo del film dedicato alle semifinali del Plava Laguna Croatia Open, girato sul campo intitolato a Goran Ivanisevic, ha visto il successo del diciannovenne spagnolo, vittorioso 7-5 4-6 6-3 su Giulio Zeppieri dopo 2 ore e 55 minuti di intensa, emozionante battaglia sportiva.
Dopo la sconfitta subita nella finale di Amburgo per mano di Lorenzo Musetti, Alcaraz è arrivato sulla terra rossa di Umago per difendere il titolo conquistato un anno fa, il primo della sua giovanissima carriera. Il numero uno del tabellone, entrato in campo direttamente agli ottavi, è arrivato senza problemi in semifinale, dove ad attenderlo ha trovato Giulio Zeppieri. Numero 168 della classifica Atp, il tennista laziale (classe 2001) ha ottenuto ad Umago il primo successo nel circuito maggiore.
Partito dalle qualificazioni, a Zeppieri sono servite due rimonte (contro l’esperto Simon e lo svedese Ymer) per accedere al main draw. Due maratone a cui sono seguite quelle con Cachin e Galan Riveros, prima del successo in due set con Zapata Miralles che gli ha regalato la semifinale con il numero cinque del mondo.
Il dubbio se ci sarebbe stata partita o meno, Zeppieri lo ha sciolto fin dai primi scambi. Da grande combattente qual è, l’italiano ha giocato dall’inizio con grande intensità, non avendo paura di sfidare lo spagnolo sul terreno dell’agonismo.
Dopo aver tenuto il servizio in apertura, Giulio si è conquistato per primo l’opportunità di strappare il servizio all’avversario. Per sventare la minaccia c’è voluto il miglior Alcaraz, che da vero campione ha tirato fuori dal cilindro uno splendido vincente di dritto inside out, il colpo che più di tutti ha fatto la differenza nel primo parziale. Scampato il pericolo, il diciannovenne di Murcia è passato al contrattacco. Nel terzo game Zeppieri è stato costretto a salvare tre palle break, prima di capitolare al quarto tentativo dopo essere stato tradito da una volée di rovescio terminata larga di poco.
Sotto di un break, Zeppieri non si è demoralizzato. Anzi. È rimasto con determinazione aggrappato alla partita e, dopo essersi guadagnato due chance (non capitalizzate) nel sesto game, ha agganciato Carlos nell’ottavo gioco, quando lo spagnolo (avanti 40-0) si è fatto recuperare cedendo la battuta dopo un errore in lunghezza con il dritto.
Giulio ha quindi tenuto il servizio portandosi sul 5 a 4 e dalla risposta si è costruito tre set point, che però un eccellente Alcaraz ha annullato con altrettanti vincenti (due dritti ed una volée). A questo punto il murciano ha accelerato, trovando il break decisivo grazie ad un vincente di dritto in avanzamento nell’undicesimo game prima di chiudere il parziale in quello successivo: 7 a 5 in 1 ora e 22 minuti.
In avvio di seconda partita lo spagnolo classe 2003 ha provato a sfruttare l’onda lunga del primo set, ma Zeppieri è stato lucido ad aggrapparasi al servizio per sventare due palle break consecutive. Nel quinto game, a causa di una scivolata (fortunatamente senza caduta), Carlos è stato costretto a chiamare medical time out, rientrando in campo dopo una fasciatura alla caviglia. Nel nono game, sotto 5 a 4, Alcaraz si è presentato al servizio per restare nel set: dopo un doppio fallo (30-30) lo spagnolo è stato aggredito dal dritto di Zeppieri, capace di sfondarne due volte la resistenza e di fissare il punteggio sul 6 a 4 che ha portato il match al terzo e decisivo set.
Come se nulla fosse, il diciannovenne di Murcia ha approcciato la terza partita a modo suo, con uno splendido drop shot che è valso subito palla break (30-40): spettacolare la successiva risposta vincente incrociata di rovescio che, approffitando di una seconda di servizio di Zeppieri, ha baciato la riga strappando il servizio all’italiano.
Salito ad un livello irraggiungibile, lo spagnolo è divenuto (come spesso gli capita) ingiocabile: impressionante il dritto inside out con cui nel terzo game si è preso il secondo break, che sembrava aver messo in cassaforte il match. Sembrava, perchè a questo punto Alcaraz ha forse allentato un po’ la tensione. Di fatto, un eroico Zeppieri è riuscito a recuperare i due break di svantaggio issandosi fino al tre pari.
Quindi, la beffa. Ricadendo male dal servizio nel settimo gioco, Giulio ha accusato un dolore (probabilmente di natura muscolare) alla gamba destra. Rimasto stoicamente in campo fino alla fine, l’azzurro ha finito per cedere 7-5 4-6 6-3 dopo una prestazione che sarebbe riduttivo definire encomiabile.
Dopo un 2021 che gli aveva regalato il primo titolo a livello Challenger (a fine agosto a Barletta, superando in finale Cobolli), ed un inizio di 2022 in cui si è tolto la soddisfazione di accedere per la prima volta nel main draw di un mille (Roma) e di uno slam (Parigi), questo torneo è la conferma che la strada intrapresa da Giulio Zeppieri con coach Giuseppe Fischetti (nel suo angolo da marzo) è quella giusta.
Per Alcaraz si tratta della settima finale in carriera, la sesta stagionale. Domani, come una settimana fa, ci sarà ancora un italiano (Sinner o Agamenone). Non esattamente una bella notizia per lo spagnolo: delle sei sconfitte subite in stagione, la metà sono arrivate proprio contro tennisti azzurri.
ATP UMAGO
C. Alcaraz b. G. Zeppieri b. 7-5 4-6 6-3