ATP Sofia – È lode incondizionata a Jannik Sinner che alla prima finale in carriera vince il primo titolo ATP e, a soli diciannove anni e tre mesi, chiude la stagione a numero trentasette del mondo. Quello che fa più impressione di Jannik è la serenità con la quale affronta la finale contro Vasek Pospisil, superato al tie-break del terzo set, e la forza che dimostra quando le condizioni di gioco si fanno difficili trovando il coraggio di reagire. Un primo set vinto senza discussioni, un secondo perso accusando un calo umanamente comprensibile ma sportivamente drammatico e un terzo, in bilico fino alla fine, concluso con una prova di carattere stratosferica.
Jannik comincia il match, finora più importante della sua carriera, dimostrando una confidenza disarmante che lo mette prontamente nelle condizioni di padroneggiare il gioco. Nel primo game Pospisil deve fare i miracoli piazzando complessivamente due ace, tre prime vincenti e una stop volley di rovescio difficilissima per tenere il servizio. Jannik risponde con grande anticipo e sorprende il canadese che sbaglia due volte in uscita dal servizio. È chiara l’intenzione di Jannik di tenere il suo avversario lontano dalla rete e giocando profondo con entrambi i fondamentali si procura tre palle break. Pospisil però serve in modo impeccabile in ogni occasione e si salva. Sinner replica con un turno di battuta a zero e nel terzo game continua imperterrito a mettere pressione al canadese portandolo ai vantaggi e procurandosi un’altra palla break che questa volta trasforma di potenza tirando due dritti inside-out di fila per aprirsi il campo e quello decisivo nell’angolo dall’altra parte. Pospisil non si scoraggia e rimane in scia ma Jannik è molto solido sui suoi turni di battuta e quando si trova ai vantaggi, nel sesto e nell’ottavo game, non mostra alcun timore, chiudendo 6-4 con un game a zero e l’ace sul primo set point utile.
Nel secondo set Sinner parte ancora forte e mette a segno il break ma poi accusa un calo di tensione improvviso che lo porta a commettere errori a ripetizione e cede la battuta a zero. Ristabilita la parità, i servizi tornato a dominare la scena ma dopo pochi game Sinner sconta un altro passaggio a vuoto che si palesa con la fretta di chiudere, che lo fa sbagliare con entrambi i fondamentali in uscita dal servizio, e l’inevitabile break subito nel sesto game. Pospisil, stimolato dal prezioso vantaggio, ha offerto turni di battuta autoritari siglando il meritato 6-3.
All’inizio del parziale decisivo il quadro rischia di diventare angoscioso per Jannik che continua a commettere gli stessi errori e si trova ad affrontare due palle break ma reagisce scrollandosi di dosso ogni timore e, piazzando gran prime, si salva. Entrambi i giocatori si attaccano al servizio offrendo scambi di alto livello e, senza più l’ombra di palle break, si arriva al tie break. Jannik apre con un punto vinto di forza con il dritto ma Pospisil serve come un cecchino. Sinner gli sta dietro e alla prima occasione, la prima seconda palla che il canadese è costretto a servire al sesto punto, fa partire una risposta di rovescio pesante che si rivela vincente. Mantenendo i suoi turni di battuta con un’autorità impressionante Sinner si procura tre match point e si avventa sul primo con un’altra risposta di rovescio che dà via all’ultimo scambio condotto al comando.
ATP SOFIA
J. Sinner b. V. Pospisil 6-4 3-6 7-6(3)
