ATP ROTTERDAM – Giornata dedicata al “Media day” all’Ahoy Rotterdam, dove alcuni giocatori si sono presentati ai microfoni per parlare alla stampa prima dell’inizio del torneo. In questa edizione dell’ABN AMRO World Tennis tournament hanno parlato Andy Murray e Stefanos Tsitsipas.
– IL TABELLONE PRINCIPALE –
LE PAROLE DI ANDY MURRAY E STEFANOS TSITSIPAS
MURRAY – SULLA SITUAZIONE COACH “So che non esiste la persona o la situazione perfetta, però cerco la soluzione giusta per un periodo prolungato“.
SULLA PARTECIPAZIONE ALLA STAGIONE SULLA TERRA ROSSA: “Al momento non sto programmando di giocare sulla terra. Questa superficie aggrava i miei problemi. L’anno scorso ho avuto problemi intorno al torneo di Miami e la terra ovviamente non ha migliorato le cose. Ho parlato col mio team e a meno che non sia completamente a posto non giocherò. L’anno scorso ho rischiato di perdere Wimbledon e la stagione sull’erba e fortunatamente ho iniziato a sentirmi meglio proprio prima dei Championships. Non ho programmato niente sulla terra quest’anno anche se cercherò di giocarci in futuro. Voglio giocare bene, recuperare e avere cura del mio corpo senza prendermi grandi rischi”.
SULL’ANNUNCIO DEL RITIRO DI DEL POTRO – “Ho sentito la notizia ed è molto triste. Ha avuto tanti problemi fisici nel corso della carriera. Speri sempre che le cose vadano meglio e la parte più complicata è quella che non è filmata dalle telecamere. Ho visto un po’ di video dove si allenava per cercare di tornare e ritrovarsi in questa situazione deve essere incredibilmente complicato per lui. Sono stato in quella situazione e ti senti che stai solamente soffrendo così come lo sanno le persone intorno a te. Sono sicuro che ora che ha parlato in pubblico si senta meglio e che riceverà una grande quantità di messaggi, di amore e di supporto dai fans e media nel mondo e dai giocatori che saranno li al torneo. Si merita una bella uscita di scena, sia che sia definitiva o no. Spero che sia okay e sono sicuro che ci sarà una grande atmosfera intorno a lui”.
TSITSIPAS – “Ci vuole un po’ di tempo per adattarsi alle condizioni indoor, ma sono sicuro che con un po’ di allenamento tutto andrà per il verso giusto. I primi turni sono sempre i più complicati, specialmente quando devi adattarti a condizione diverse di quelle alle quali hai giocato fino ad ora”.
SULLA SCORSA STAGIONE DOPO LA FINALE DEL ROLAND GARROS: “É un grande risultato ma non è quello che voglio. Voglio essere più del ragazzo che solleva il trofeo di finalista”.
SULLA SUPERFICIE PREFERITA – “Penso di essere capace di giocare bene in tutte le superfici e non voglio essere quel tipo di giocatore che gioca bene solo in una. Penso di avere un gioco che si adatta a tutte le superfici”.
