Alexander Zverev supera in rimonta Alejandro Tabilo e torna in finale a Roma dopo sei anni, inseguendo il secondo titolo nella Capitale, il primo di questa stagione e quello che potrebbe permettergli di scavalcare Medvedev nella classifica ATP portandosi alle spalle di Djokovic, Sinner ed Alcaraz. Sarà uno tra Tommy Paul e e Nicolas Jarry, che si sfideranno stasera, a tentare di fermarlo.
Come di consueto Zverev ha vinto il sorteggio e scelto di rispondere ma il cileno non ha avvertito alcuna tensione, ha piazzato gran prime e non si è giocato. I segnali di nervosismo si sono visti invece dalla parte del tedesco, poco convinto al servizio, sorpreso dalle risposte profonde e ben piazzate del suo avversario, subito pronto a prendere in mano il comando dello scambio. Nel secondo game Zverev è riuscito in qualche modo a tamponare gli errori gratuiti commessi e si è salvato ai vantaggi ma poi è rimasto impotente di fronte allo show di Tabilo che se non otteneva punti negli scambi brevi mettendo in campo colpi vincenti, ricorreva alla smorzata (sempre ben giocata) per evitare il braccio di ferro da fondo. La tattica ha funzionato alla perfezione e tra risposte vincenti lungo linea messe in campo con disinvoltura sia di dritto sia rovescio, soluzioni di gioco sempre diverse e spettacolari aggiunte a un servizio inattaccabile, Tabilo ha messo a segno il doppio break nel quarto e sesto game chiudendo 6-1 in poco più di mezz’ora davanti a uno Zverev completamente disorientato.
Il pesante ko ha però risvegliato il tedesco che è riuscito a farsi valere nel secondo set almeno sui propri turni di battuta tenendoli con relativa facilità. Tabilo ha comunque gestito il nuovo contesto del match con personalità e, a sua volta, quando è stato chiamato a servire lo ha fatto con bravura. Nel settimo game, crocevia che spesso cambia la destinazione di un set, se non di un match, Zverev ha regalato una palla break al cileno con due doppi falli consecutivi ma poi le ha salvate con coraggiose discese a rete e si è continuato seguendo l’ordine dei servizi che ha portato i giocatori al tie-break. Il momento più importante della carriera del cileno si è aperto con un mini break di vantaggio offerto da Zverev con un doppio fallo. L’occasione di azzannare il tedesco era ghiotta e l’ansia si è fatta sentire. Tabilo ha perso l’audacia mentre Zverev ha messo in campo l’esperienza e tanta pazienza e, prendendosi un punto alla volta, ha chiuso 7-4 rimandano il verdetto al terzo.
Alla resa dei conti si è visto il crollo del cileno davanti alla consapevolezza raggiunta dal tedesco di poter vincere il match. Il fuoco di Tabilo, ormai in via di spegnimento, ha smesso di ardere definitivamente nel terzo game con il break messo a segno dal tedesco che mostrava una sicurezza sempre crescente chiudendo 6-2 con doppio break nel quinto game.