ATP Roma 2024: Zverev campione dopo sette anni

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©photo Patrick Boren

Dopo sette anni il Re di Roma è ancora Alexander Zverev che riparte da dove tutto era cominciato e chiude il cerchio aperto dopo l’infortunio subito due anni fa al Roland Garros. Il tedesco torna a farsi sentire, vince il sesto Master Mille in carriera, supera Medvedev nella classifica ATP prendendogli il quarto posto e si posiziona secondo nella Race alle spalle di Jannik Sinner.

I favori del pronostico erano tutti per Zverev che non delude e domina la partita con una prestazione eccelsa al servizio. Il sorteggio premia Jarry che sceglie di rispondere ma Zverev è caldo, mette in campo un paio di ace e altrettante prime vincenti e non si gioca. Anche Jarry parte bene e il suo primo turno di battuta è altrettanto efficace ed è chiaro che il servizio sia il colpo sul quale entrambi puntano prima di tutto il resto e infatti, quando mettono in campo la prima palla, se non ottengono il punto diretto, dominano con il colpo a seguire. L’equilibrio però vacilla subito e il quarto game è l’anteprima di quella che sarà la chiave di svolta del set. Zverev, partendo da lontano, inizia a trovare la risposta e imposta lo scambio insistendo sul rovescio del cileno portandolo all’errore e costringendolo a salvarsi ai vantaggi. Sul servizio del tedesco invece si continua a non giocare (perderà solo due punti alla fine del set sulle uniche due seconde palle concesse) mentre Jarry si trova via via sempre più in difficoltà. Nell’ottavo game il cileno salva due palle break prendendo in mano il proprio destino con giocate coraggiose ma essere costretto a rischiare così tanto non è mai un buon segno e infatti nel decimo game, messo ancora alle corde da Zverev dominante negli scambi, cede servizio e set.

Nel secondo parziale si riparte dal crocevia del sevizio e all’inizio non si gioca ma la trama non sembra cambiare. Zverev continua ad essere inattaccabile mentre Jarry è costretto a salvarsi più volte giocando al limite delle sue possibilità. Nel quarto game il cileno annulla due palle break e altrettante nel decimo, ben più pesanti perché sono anche due match point per il tedesco che però rimane solido e tiene facilmente il suo successivo turno di battuta garantendosi il tie-break. Jarry però non ci arriva, subisce ancora la solidità di Zverev che nello scambio comanda sempre e si prende la vittoria al quarto match point.