ATP Queen’s – Giornata di semifinali sul Centre Court dello storico Queen’s Club londinese (fondato nel 1886 durante il regno di Vittoria) per l’edizione 2022 dei Cinch Championships.
Ad aprire le danze sono stati il detentore del titolo Matteo Berrettini (trionfatore domenica scorsa a Stoccarda al rientro dopo un lungo stop) e l’olandese Botic van de Zandschulp, finalista quest’anno sulla terra rossa di Monaco di Baviera. Un solo precedente tra i due, vinto lo scorso anno dall’italiano sull’erba di Wimbledon. Il caldo inatteso dei giorni scorsi lascia spazio ad una temperatura più british e ad una leggera pioggia che ritarda l’avvio delle ostilità.
I primi cinque game sono dominati dai turni di servizio, pochi scambi ed appena tre punti concessi in risposta. L’equilibrio sembra rompersi nel sesto gioco: Van de Zandschulp fatica a trovare la prima di servizio, concedendo palle break a raffica che Matteo, complice qualche incertezza in risposta sul lato sinistro, non riesce a sfruttare. Fino alla nona parità, quando l’olandese è il primo a cedere nella guerra dei nervi esibendosi in un gratuito di rovescio e nel successivo doppio fallo che fanno volare Berrettini sul 4 a 2.
Il ventiseienne romano, fino a quel punto impeccabile nei propri turni, si presenta nel nono game a servire per il set ma, proprio sul più bello, cede la battuta (anche in questo caso, fatale un doppio fallo). Matteo ha comunque la forza di ritrovarsi subito e, nel game successivo, prende la rete per conquistarsi due palle break consecutive (15-40), prima di chiudere il parziale con un tocco in avanzamento dopo un ottima risposta di rovescio: 6 a 4 in 50 minuti.
Berrettini continua a salire di livello, a fronte di un van den Zandschulp sempre più in difficoltà nel restare agganciato alla partita. L’olandese è bravo a risalire la china nel quarto game, quando (sotto 0-40) salva tre palle break consecutive; ma la capitolazione è solo rimandata al successivo turno di battuta. Nel sesto gioco Matteo, dopo una buona discesa a rete (15-30), approfitta di un errore di dritto dell’olandese e si guadagna due opportunità consecutive per strappargli la battuta (15-40).
Dopo un ottimo servizio al centro di Van den Zandschulp che annulla la prima, è la pioggia londinese a prendersi la scena sospendendo il match. Al rientro, con una palla break da salvare, l’olandese mette in campo la prima: Berrettini è abile nel far partire lo scambio ed a guadagnare nuovamente la rete, costringendo il suo avversario ad un passante che non trova il campo: 4 a 2 per l’italiano. Stavolta Matteo non concede a Van de Zandschulp nessuna possibilità di recuperare, chiudendo con la volée di rovescio al primo match point a disposizione: 6-4 6-3 in 1 ora e 31 minuti. Per Matteo (imbattuto dal rientro ed in costante crescita dal punto di vista fisico), la diciannovesima vittoria nelle ultime venti partite giocate su questa superficie vale la decima finale in carriera, la quinta su erba.
A sfidarlo, non ci sarà l’altro favorito della vigilia. Arrivato a Londra con il pieno di fiducia dopo un ottimo Roland Garros (che lo ha visto entrare nelle ristretta cerchia di giocatori in grado di raggiungere almeno la semifinale in tutti e quattro i major), Marin Cilic si è però arreso in due set a Filip Krajinovic. Il serbo classe 1992 (che prima di questo torneo non aveva mai vinto un match su erba e che domani andrà a caccia del primo titolo in carriera) ha sorpreso il già due volte vincitore del Queen’s con l’efficacia del serve and volley, approfittando anche della giornata no al servizio del tennista di Medjugorje (che ha chiuso il match con appena il 52% di prime in campo). 6-3 6-3 in 1 ora e 19 minuti il punteggio che ha spalancato a Krajinovic le porte della finale, la quinta nel circuito, la prima sull’erba.
ATP QUEEN’S
M. Berrettini b. B. Van de Zandschulp 6-4 6-3
F. Krajinovic b. M. Cilic 6-3 6-3