Con due tie break spettacolari Jannik Sinner batte per la prima volta Daniil Medvedev, conquista il nono titolo in carriera, il secondo ATP 500 che vale il terzo trofeo stagionale e, dopo aver raggiunto la quarta posizione in classifica grazie alla straordinaria vittoria in semifinale contro Carlos Alcaraz, con questa prestazione da favola si garantisce anche l’accesso alle ATP Finals.
Comincia la partita e le carte sono subito scoperte. Jannik parte al servizio, sceglie traiettorie esterne e scende a rete con successo. L’intenzione è quella di prendere in mano il pallino del gioco e, a costo di mettere in conto qualche errore, è quella giusta. Il piano di Medvedev, subito dichiarato come era prevedibile, invece è quello di servire molto bene, cosa che gli riesce alla perfezione mettendo in campo solo prime, e abbassare il ritmo del gioco difendendosi in maniera sublime, che esegue in modo altrettanto impeccabile. Jannik però non si fa soggiogare e, anche se nel quinto game commette i primi errori che lo costringono ad affrontare la prima (e unica) palla break del set, tiene fede alla sua linea gioco spingendosi all’attacco e si salva sorretto da un gran servizio. La tattica porta i suoi frutti e nell’ottavo game Jannik si trova davanti a un momento decisivo ma lo manca clamorosamente. Dopo aver risposto alle prime del russo piazzandogli missili nei piedi, fallisce una palla break tirando fuori uno smash a campo aperto al termine di uno scambio dominato. Medvedev ringrazia, piazza ace o prime vincenti e tiene il servizio. Da un punto di vista mentale l’occasione fallita potrebbe essere l’inizio della fine per Sinner che invece cancella tutto dalla memoria e riparte all’attacco. Medvedev continua a servire praticamente solo prime e il tie-break arriva inevitabilmente svelando la differenza di forze in campo in quel momento. Jannik parte forte, tiene il primo punto in controllo e poi sullo slancio di un doppio fallo di Medvedev che gli regala il primo mini break gioca in spinta senza più fermarsi, porta a sedici il conto delle fruttuose discese a rete totali e domina 7-2.
L’intensità della sfida non cala nel secondo set e nei primi game è soprattutto Jannik a dettare le condizioni di gioco. Medvedev è sempre in difesa ma rimane dentro la partita grazie a un gran servizio e alla capacità di passare al contrattacco piazzando colpi sulle righe più lontane triati da distanze incolmabili per qualunque altro giocatore. Il russo salva così due palle break nel secondo terzo game e poi i giocatori, tenendo un altissimo livello al servizio, si ritrovano al tie-break. Jannik parte ancora all’attacco senza paura e si porta 3-0 con un mini break di vantaggio. Medvedev rimane in scia ma tiene solo due punti poi Jannik si scatena tra serve &volley e risposte fenomenali chiudendo con un altro 7-2.
Finale:
[6] J. Sinner b. [2] D. Medvedev 7-6(2) 7-6(2)