ATP Parigi Bercy 2023: Djokovic e Dimitrov si giocheranno il titolo

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Novak Djokovic
©Photo Patrick Boren

Saranno Novak Djokovic e Grigor Dimitrov a giocarsi l’ultimo Master 1000 stagionale dopo aver superato entrambi due difficili battaglie contro Andrey Rublev e Stefanos Tsitsipas. Il tennista bulgaro rivive le sensazioni della sua miglior stagione, giocata nel 2017 quando conquistò le ATP Finals e si impose a Cincinnati, conquistando la seconda finale in un Mille in carriera. Per Novak Djokovic si fa fatica a tenere conto ai numeri. Giocherà la finale numero 59 a livello Mille con il settimo titolo a Parigi nell’obiettivo e record su record ancora da accumulare.

Il match tra Djokovic e Rublev è iniziato in modo bizzarro. Nole è partito forte in risposta battezzando le righe del campo e ha sovrastato Rublev dominando la diagonale destra tirando il dritto più forte di lui. Messo a segno il break, il numero uno del mondo lo ha immediatamente restituito con sei errori gratuiti di rovescio in un solo game, che di solito commette in due o anzi tre set. Dopo le inaspettate turbolenze, i due giocatori si sono attivati alla battuta rientrando nei rispettivi schemi di gioco previsti con ottimi sevizi, scambi rapidi a vantaggio di uno o dell’altro alternati ad errori equamente distribuiti determinando un equilibrio perfetto in termini di punteggio. Rublev è stato il primo a farsi sentire per cambiare la situazione di stallo e nell’ottavo game ha messo a segno tre punti consecutivi procurandosi altrettante palle break. Nole però ha servito in modo impeccabile e si è salvato. Il russo, senza alcun timore, ha seguitato a dettare le condizioni di gioco dominando i propri turni di battuta e ha messo in seria e frequente difficoltà Nole aggredendolo in risposta. La svolta è arrivata nel dodicesimo game quando Rublev, devastante in risposta, ha costretto Nole a cedere servizio e set.

All’inizio del secondo parziale, con il russo ad aprire le danze al servizio mostrando gran sicurezza, Nole è andato avanti tra alti e bassi costretto ad affrontare una palla break nel secondo game. Dopo averla salvata il serbo ha fatto sentire la sua presenza con ottime risposte e nel quinto game e settimo game ha avuto quattro occasioni per strappare il servizio al suo avversario che però si è salvato ogni volta giocando con coraggio e personalità. Rublev ha tenuto i nervi saldi e si è garantito per primo il tie break raggiunto da Nole subito dopo. Alla resa dei conti, dopo i primi servizi a dominare, Djokovic ha alzato il livello come solo lui sa fare e con un parziale di sei punti a uno ha chiuso 7-3 rimandando il verdetto al set decisivo.

Nel terzo set la lotta è diventata furiosa, nessuno ci stava a perdere generando un grande equilibrio che ha portato i giocatori al limite per superarlo. Ogni volta che la palla toccava la racchetta uno dei due cercava di spaccare quella dell’altro ma alla fine Nole, capace di dare fuoco al gioco, ha avuto ancora una volta la meglio.

Nella prima semifinale Dimitrov ha dato il via al match con un doppio fallo ma dopo non ha più sbagliato giocando colpi profondi ed efficaci. Tsitsipas, tramortito dalla velocità di ritmo imposta dal suo avversario, ha affrontato il secondo game in stato confusionale e ha ceduto in malo modo il servizio commettendo gravi errori da fondo campo. Il bulgaro ha confermato l’allungo salendo 3-0 con un turno di battuta a zero e per tutto il resto del parziale ha sempre servito in modo impeccabile. Tsitsipas è riuscito a rimanere in scia aggrappandosi al servizio, grazie al quale ha annullato due palle del doppio break nell’ottavo game ma, quando Dimitrov ha servito per chiudere 6-3, non ha concesso chance al suo avversario giocando in modo brillante.

Nel secondo parziale è iniziata un’altra partita. Il servizio ha dominato e gli scambi che si sono giocati sono stati equamente divisi tra i due che hanno messo in campo colpi propositivi e spettacolari. Il primo momento potenzialmente decisivo è arrivato nel nono game quando Dimitrov, che fino a quel momento aveva mostrato migliori sensazioni in risposta, ha sfoderato tutta la sua classe e con giocate eccezionali si è procurato due palle break. Tsitsipas però ha servito bene e, aiutato anche da un pizzico di fortuna con un nastro a lui favorevole sulla seconda palla break, si è salvato. L’occasione mancata ha messo incertezze nella testa del tennista bulgaro che ha iniziato a giocare con meno spinta e precisione e ha rivitalizzato invece il greco che ha alzato il ritmo imponendosi poi nettamente al tie break.

All’inizio del terzo parziale si è avuta la sensazione che la benzina nel serbatoio di Dimitrov stesse finendo. Nel terzo game Tsitsipas, aggressivo e ancora fortunato in un paio di occasioni, si è procurato quattro palle break ma il bulgaro le ha annullate tutte con servizi micidiali e giocate grandiose rigenerandosi. Passata la tempesta si è ristabilito l’equilibrio con entrambi i giocatori che hanno mantenuto agevolmente i propri turni di battuta piazzando ace o servizi difficilmente attaccabili e si sono ritrovati ancora al tie break. Questa volta però l’andamento è stato diverso. Dimitrov è partito con un servizio vincente e poi Tsitsipas si è avventurato in un serve&volley ma, affossando in rete una comoda volée di dritto, ha dato il via allo show di Dimitrov che ha preso il largo a suon di passanti fenomenali con i quali si è preso quattro match point chiudendo in bellezza.

Semifinali:

[1] N. Djokovic b. [5] A. Rublev 5-7 7-6(3) 7-5
G. Dimitrov b. [7] S. Tsitsipas 6-3 6-7(1) 7-6(3)