ATP Montecarlo: Nadal passeggia con Thiem. Zverev, Dimitrov, e Nishikori devono invece spremersi per raggiungere la semifinale

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Da Montecarlo, Alessandro Terziani, foto Realis

Giornata di sole e caldo dedicata ai quarti di finale al Country Club di Montecarlo, senza particolari sorpresa ma con una grande conferma. Quella venuta dal sempre più favorito Nadal che ha stracciato Thiem, l’austriaco che tanti davano come principale contendente dello spagnolo. Guadagnano la semifinale anche Dimitrov, ai danni di Goffin, e Nishikori, su Cilic, al termine di partite molto equilibrate risoltesi solo al terzo set. Vince in rimonta al terzo set anche Zverev dopo che Gasquet gli aveva dato lezione di tennis nella prima ora di gioco.

Dimitrov e Goffin aprono il programma sul campo centrale intitolato a Ranieri III. Una riedizione della finale dell’ultima edizione delle ATP Finals vinta dal giocatore bulgaro che ha fatto proprie ben 9 delle 10 sfide tra i due. Due giocatori dal gioco abbastanza simile ma con Dimitrov dotato di colpi molto più potenti rispetto al belga. Ha vinto ancora una volta il bulgaro nonostante abbia provato a complicarsi la vita nel primo set, chiuso solo alla quinta chance. Una partita abbastanza monocorde che non ha scaldato l’ancora scarso pubblico presente che l’ha seguita distrattamente concedendo solo qualche timido applauso. Il secondo set è un autentico suicidio sportivo di Goffin che, avanti 5-1, riesce a farsi raggiungere sul 5-5 dopo aver avuto ben 3 set point nel nono gioco. Il successivo tie-break segna il definitivo sorpasso di Dimitrov che ringrazia e vola in semifinale.

L’avversario di Dimitrov in semifinale sarà Nadal che ha letteralmente travolto Thiem. L’austriaco, che aveva già rischiato di uscire all’esordio con Rublev al quale aveva annullato un match point, non è ancora al top della forma dopo il brutto infortunio alla caviglia patito a Indian Wells. Il campione spagnolo lo ha fin da subito aggredito e messo alle corde. Il primo set è addirittura un “cappotto” in soli 35 minuti. Roba da k.o. tecnico. Ma il tennis non è pugilato e non si può (e non si deve) gettare la spugna. Il copione non cambia nel secondo set. Sul 9-0 arriva il primo gioco di Thiem accolto da un umiliante e lungo applauso del pubblico che ha pagato fior di euro per assistere a questa mattanza. Alla fine è un impietoso 12-2 in 70 minuti, poco più di un’ora di lezione. Dopo aver visto tutti i protagonisti all’opera, non vediamo chi possa impedire a Nadal di sollevare per l’undicesima volta il trofeo di Montecarlo.

Si erano già incontrati ben 13 volte Nishikori e Cilic (7 successi del giapponese) ed erano state sempre partite all’insegna dell’equilibrio; la più celebre la finale degli US Open 2014 vinta dal croato. Anche questa volta i due non si sono smentiti dando vita a una battaglia sportiva di quasi 3 ore vinta dal nipponico. Il primo set si era deciso con l’unica palla break sfruttata da Nishikori sul 3-2. Nel secondo set, sul 3-1 a proprio favore, Cilic era ricorso alle cure mediche per un problema al ginocchio. Sembrava prossimo al ritiro il ragazzone di Medjugore che, claudicante, si faceva rimontare fino al 3-3. Un nuovo break del giapponese lo portava a servire per il match sul 5-4. Ben tre i match point sprecati da un timoroso Nishikori che finiva per perdere il turno di battuta. Ancora scosso dalle occasioni perdute, il giapponese giocava un tie-break disastroso e regalava il set a Cilic che, nel frattempo, aveva liberato il braccio nel tentativo riuscito di accorciare gli scambi al massimo. Nel terzo set l’equilibrio si rompe sul 4-3 con il break di Nishikori. Il giapponese torna a servire per il match per la seconda volta. Questa volta il braccio non trema e alla prima occasione Nishikori chiude la partita. Un giocatore ritrovato che, se sta bene fisicamente, può ancora dire la sua ad altissimi livelli.

Sasha Zverev ha festeggiato nel migliore dei modi il suo ventunesimo compleanno regalandosi la semifinale contro Nishikori. Il suo avversario Gasquet, che ieri ha vinto la sua partita n.500 a livello ATP, ha però rischiato seriamente di fargli andare la torta di traverso. Il talentuoso francese lo ha infatti mandato al manicomio per un’ora buona di gioco. Imprendibili palle corte di rovescio, improvvisi vincenti lungolinea di rovescio, attacchi a rete in contro tempo, stop volley da manuale. Tutto il repertorio di cui è capace il francese e pochi altri. Zverev non ha mai trovato il ritmo e, non sorretto dalla prima di servizio (ben 4 break subiti nei primi 7 turni di battuta), ha perso il primo set. Con il passare del tempo il tedesco ha iniziato a entrare con i piedi nel campo e a martellare Gasquet. Gli scambi si sono allungati e il francese ha iniziato a perdere lucidità. Zverev ha vinto abbastanza agevolmente il secondo set. Il terzo set, giocato sotto le luci dei riflettori, è stato molto equilibrato, ma alla fine ha prevalso la maggiore freschezza atletica del tedesco.

 

Quarti

Dimitrov b. Goffin 6-4 7-6(5)

Nadal b. Thiem 6-0 6-2

Nishikori b. Cilic 6-4 6-7(1) 6-3

Zverev b. Gasquet 4-6 6-2 7-5