ATP Miami 2023: un monumentale Sinner rimonta Alcaraz. Finale con Medvedev

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Roland Garros 2022 Jannik Sinner
©photo Patrick Boren

ATP MIAMISarà tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev la finale dell’edizione 2023 del Miami Open. Dopo il successo dell’ex numero uno del mondo nel derby con il connazionale Karen Khachanov per 7-6 (5) 3-6 6-3, il programma dell’Hard Rock Stadium (gremito come non mai in questi giorni per l’occasione) si è concluso con il match che, dal sorteggio del tabellone, tutti volevano nuovamente ammirare: ovvero il sesto capitolo della saga tra il ventunenne di San Candido ed il diciannovenne di Murcia. Se nell’ultimo episodio (il meno pirotecnico, per quanto di assoluto livello) andato in scena ad Indian Wells a prevalere era stato Carlos, stavolta (dopo tre ore di emozioni che resteranno per molto tempo impresse nella memoria degli appassionati) a sorridere è stato Jannik che, con il 6-7 (4) 6-4 6-2 maturato in rimonta, ha così pareggiato il conto degli “head to head” (3 a 3).

Giocando sempre in spinta i due giovani talenti destinati a dominare il circuito ora e nei prossimi anni hanno dato vita ad uno spettacolo che ha provocato tra gli appassionati presenti sugli spalti innumerevoli applausi e standing ovation. Dopo tre game senza chance in risposta il primo ad allungare è stato Sinner. Approfittando di un passaggio a vuoto dello spagnolo (un doppio fallo e due gratuiti) nel quarto game Jannik gli ha strappato la battuta e, dopo aver confermato il break nel successivo turno al servizio, è volato sul 4 a 1. In evidente difficoltà Alcaraz ha rischiato di capitolare nuovamente nel sesto game, ma quando l’altoatesino ha spedito in rete lo smash del possibile 5 a 1, il match è girato. Carlos ha agganciato l’italiano sul quattro pari ed al tie-break, nonostante l’iniziale svantaggio (2-4) ha infilato cinque punti consecutivi che gli hanno consegnato l’interminabile primo set: 7-6 (4).

Innumerevoli i colpi e gli scambi da highlights offerti dai due fenomenali protagonisti scesi in campo sul cemento della Florida. Anche nella seconda partita è stato l’italiano a strappare per primo il servizio allo spagnolo, stavolta già nel primo game. Ma quando il numero uno della classifica ATP ha pareggiato i conti nel sesto gioco (3 a 3) l’inerzia è sembrata prendere la direzione del detentore del titolo nonché recente vincitore di Indian Wells, intenzionato a completare un “Sunshine Double” che nel circuito maschile manca dal 2017 (quando a riuscirci, per la terza volta in carriera, fu Sua Maestà Roger Federer). Nel momento di maggior difficoltà, però, Jannik è rimasto nella partita con il cuore e con la testa e, quando Alcaraz (avanti 4 a 3) ha avuto nell’ottavo game due palle break che lo avrebbero mandato a servire per il match, l’altoatesino le ha annullate esibendosi in un parziale di 11 punti ad 1 che lo ha portato al terzo set: 6-4.

Dopo 10 minuti di interruzione per il toilet break dello spagnolo, il match è ripreso con Alcaraz al servizio. Sul 15-30 Jannik ha incrociato la risposta di rovescio che il diciannovenne di Murcia non è riuscito a difendere (15-40): nello scambio successivo Carlos ha provato ad uscire dallo scambio con la palla corta che però, non superando la rete, ha consegnato il break in apertura a Sinner. Nel terzo game lo spagnolo ha iniziato ad accusare qualche problema alla gamba destra, che ne ha temporaneamente compromesso la mobilità. Non a caso nel quarto gioco, sul turno di servizio di Jannik, Alcaraz non è mai stato in grado di far partire lo scambio.

Nel sesto game, invece, superata la crisi, il numero uno del mondo si è costruito l’opportunità del contro break (30-40), ma la sua riposta non ha superato il nastro consentendo al ventunenne di San Candido di mantenere il vantaggio (4 a 2). Poi, nell’interminabile settimo gioco, Carlos ha definitivamente alzato bandiera bianca, cedendo nuovamente la battuta con due doppi falli consecutivi ed un errore di dritto. Avanti 5 a 2 Jannik si è così presentato al servizio (appena 5 punti persi nel set sui propri turni) per chiudere: con un ace al centro da sinistra si è procurato il match point (40-15), quindi con un vincente di dritto ha fissato il punteggio sul 6-7 (4) 6-4 6-3 che dopo 181 minuti gli ha regalato la seconda finale 1000 in carriera, ancora a Miami due anni dopo la prima volta, in cui si ritroverà di fronte Medvedev.

Non è stato il miglior Daniil delle ultime settimane, ma tanto è bastato per centrare l’obiettivo (ovvero, l’ottava finale in carriera a livello 1000). Dopo aver annullato una palla break nel primo game del terzo e decisivo set il ventisettenne moscovita ha cambiato marcia. Stremato dopo due ore di match Khachanov ha iniziato a pagare la stanchezza, soprattutto negli scambi lunghi, finendo per cedere la battuta nel quarto gioco. Da quel momento un Daniil praticamente perfetto non si è più voltato indietro e, concedendo appena due punti nei successivi tre turni di servizio all’amico e connazionale, ha archiviato la pratica al primo match point a disposizione: 7-6 (5) 3-6 6-3 in 2 ore e 17 minuti per ottenere la vittoria numero 28 in stagione su 31 match disputati e raggiungere la quinta finale consecutiva.

Nei cinque precedenti (l’ultimo dei quali la finale giocata in febbraio sul veloce indoor di Rotterdam) Sinner non ha mai battuto il russo. Eppure, la sensazione è che stavolta sarà comunque diverso, qualunque sia l’esito della sfida. La progressiva crescita di Jannik sotto la guida di Simone Vagnozzi e Darren Cahill induce ad immaginare una partita tirata ed incerta, in cui a far la differenza saranno pochissimi scambi, colpi, momenti.

ATP MIAMI 2023

[10] J. Sinner b. [1] C. Alcaraz 6-7 (4) 6-4 6-2

[4] D. Medvedev b. [14] K. Khachanov 7-6 (5) 3-6 6-3