Primi quarti di finale a Indian Wells con poche sorprese e molte delusioni per il mancato match Thiem-Monfils.
Milos Raonic impone la legge del più forte e batte agevolmente il lucky loser Kecmanovic in due set 6-3 6-4. I match scontati sulla carta racchiudono insidie, ma Raonic è stato bravo a giocare una partita solida, affidandosi al servizio quanto è bastato, con solo il 55% di prime palle ma con ottime percentuali di realizzazione delle stesse (88%). Kecmanovic ha avuto le sue chances in entrambi i parziali, ma non è riuscito a sfruttare alcuna delle tre palle break, arrendendosi in 1h12′ di gioco. Al diciannovanne serbo, che prima di questo torneo vantava una sola vittoria sul circuito maggiore, rimane la soddisfazione di giungere per la prima volta ai quarti in un Masters 1000, entrare in top100 e fare un bel balzo anche nella classifica Next Gen, entrando nella lista dei pretendenti di Milano. Raonic rimane ancora in corsa per eguagliare il risultato del torneo 2016 (finale persa contro Djokovic) e – perché no? – vincere il suo primo Masters 1000.
No show per la partita più avvincente ed incerta della giornata: uno strappo al tendine di Achille della gamba sinistra blocca Gael Monfils e consegna una vittoria per walk over a Dominic Thiem. Il parigino ha tentato più volte in riscaldamento ma saggia prudenza ha dettato il suo ritiro, anche in vista di Miami dove non ha punti da difendere. L’austriaco guadagna energie fisiche e mentali per la semifinale contro Raonic, alla quale arriverà avendo giocato tre set e una partita in meno del suo rivale. Un vantaggio non indifferente, in vista di una possibile finale contro – probabilmente – un Fab3…