Atp Finals, Federer non incanta, ma tanto basta per battere Sock

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Di Fabrizio Salvi 

Quindicesima apparizione di Roger Federer alle Finals e 53esima vittoria. Esordio prudente e sgombro da complicazioni particolari per lo svizzero che, contro Jack Sock, non è stato costretto a fare gli straordinari. Qualche piccolo segnale di frustrazione è montato nello svizzero per gli errori che non gli hanno fatto convertire nemmeno una delle cinque palle break che Sock gli ha concesso. 

 

L’americano del Nebraska si è presentato a Londra dopo l’inaspettato exploit a Parigi Bercy, dove ha sbancato il jackpot portando a casa tutto il possibile: Top 10, trofeo e Master di Londra, lui che aveva iniziato la settimana parigina da 24esimo nella Race.

 

La partita. Con la scelta di rispondere, Federer ha subito voluto mettere pressione al suo avversario, verosimilmente irrigidito dall’esordio in un evento così importante. Il break, infatti, è arrivato subito nel primissimo gioco e Roger non ha dovuto far altro che gestire la gara di testa. Un solo break – nell’unica chance concessa – ha deciso il set che si è chiuso col punteggio di 6 giochi a 4.

 

Non cambia granché nemmeno lo spartito del secondo parziale che si trascina senza particolari picchi fino al settimo gioco, proprio quello che, come avviene in molti casi, finisce per essere la sentenza sulla partita. Sock ha messo un piede nelle sabbie mobili, ha rischiato di rimanerne intrappolato e se l’è cavata egregiamente salvando le 2 palle break concesse.

La terza e la quarta palla break (4 giochi pari il punteggio) vengono sciupate da Federer che è colpevole di tanti errori sia col diritto, sia col rovescio. Prima del tie-break decisivo ci sarà tempo anche per una quinta  palla break, anch’essa salvata da Sock, che resta aggrappato ai suoi turni di servizio. 

 

Il doppio fallo dell’americano – 5 a 4 nel tie-break – spedisce Federer a servire per il match, occasione che Roger non si è fatto sfuggire. 

 

Il risultato:

R. Federer b. J. Sock 64 76(4)