ATP CUP 2022 – Daniil Medvedev trascina la Russia alla vittoria contro l’Italia e la porta in semifinale per la quarta volta su quattro. Sul punteggio di 1-1 dovuto alle vittorie di Sinner e Medvedev rispettivamente opposti a Safiullin e Berrettini, gli stessi protagonisti dei singolari si sono sfidati nel doppio decisivo vinto dalla coppia russa in rimonta. Matteo e Jannik si sono imposti 7-5 nel primo set recuperando un break di svantaggio ma non sono riusciti a ripetersi nel secondo ceduto 6-4. Al match tie-break il numero due del mondo ha fatto la differenza con alcuni dei suoi fenomenali recuperi che hanno lanciato la coppia russa sul 6-3. Una volta segnato l’allungo i russi non hanno più mollato la presa e hanno chiuso 10-5.
Con la terza vittoria su tre Jannik Sinner ha regalato il primo punto all’Italia sconfiggendo 7-6 6-3 un ottimo Safiullin in una partita molto più complicata di quanto dica il punteggio. Nonostante una giornata difficile durante la quale non sembrava funzionare quasi nulla a partire dal servizio, Jannik è rimasto attaccato al match salvando undici palle break su dodici concesse e ha dimostrato ancora una volta di avere una testa fuori dal comune vincendo i punti decisivi con giocate da fenomeno.
Nel primo set Jannik è partito bene giocando in modo molto aggressivo e con un paio di risposte vincenti ha messo a segno il break in avvio, grazie anche a un doppio fallo del russo. Al servizio però l’azzurro non ha mostrato una gran confidenza con poche prime palle messe in campo e si è fatto agganciare sul due pari cedendo la battuta alla seconda palla break, messo sotto pressione del russo negli scambi più lunghi. Con un parziale di sette punti a zero subiti Sinner ha rischiato il doppio break nel sesto game trovandosi 0-40 ma nel momento più difficile ha piazzato un ace, gran prime e colpi vincenti e si è salvato. Dopo aver cancellato un altra palla break, e quindi un set point, nel dodicesimo game, Jannik ha sofferto ancora al tie break prima di imporsi con un allungo di quattro punti a zero nel finale grazie ai quali ha annullato altri due set point e ha chiuso 8-6.
Nel secondo parziale sono continuate le pene al servizio per Sinner che nel primo, terzo e quinto game ha dovuto fronteggiare altre cinque palle break sulle quali però ha sempre giocato con grande coraggio e personalità annullandole senza rischiare. Nel sesto game Jannik ha messo a segno il break decisivo lottando con determinazione su ogni punto e poi ha mantenuto con solidità il vantaggio chiudendo 6-3 dopo aver annullato l’ennesima palla break del match.
Daniil Medvedev ha pareggiato i conti giocando a un altissimo livello per piegare Matteo Berrettini in tre set dopo oltre due ore e mezza di gioco. La partita è cominciata malissimo per Matteo che nel secondo game ha messo solo una prima su cinque e ha subito il break. Medvedev, posizionato ben lontano dalla riga di fondo, non aveva difficoltà a trovare profondità e precisione in risposta e, una volta fatto partire lo scambio, si impadroniva del gioco insistendo sul rovescio di Matteo che alla lunga sbagliava. Il russo ha commesso gli unici errori del parziale nel quinto game concedendo due palle break ma ha servito solo prime vincenti o ace impedendo a Matteo di giocarsele che da parte sua invece ha ceduto nuovamente il servizio nel finale dopo aver annullato cinque set point.
Nel secondo parziale il servizio ha dominato. Medvedev ha concesso solo tre punti in sei turni di battuta, implacabile più con la seconda che con la prima, Berrettini cinque piazzando l’86% di prime palle in campo, e non si sono viste palle break. Arrivati al tie break i giocatori hanno continuato a tenere alto il livello e ha regnato ancora l’equilibrio che si è spezzato all’ottavo punto quando Matteo con uno strepitoso passante di dritto è passato in vantaggio di un mini break. Medvedev è rimasto in scia vincendo un estenuante scambio di 31 colpi ma poi Matteo ha servito alla grande procurandosi due set point. Dopo aver fallito il primo con l’unico errore commesso a rete su dieci discese effettuate in totale, Matteo ha convertito il secondo con un altro gran passante di dritto.
All’inizio del terzo set è arrivato per Matteo l’inevitabile calo di tensione tradotto in poche prime messe in campo. Il russo ha messo sempre in gioco la palla impostando scambi interminabili ai quali Matteo ha cercato di resistere difendendosi solo con lo slice di rovescio ma non è bastato e nel terzo game ha ceduto il servizio. Medvedev è stato molto attento sui propri turni di battuta per portare a casa la vittoria e non ha concesso chance a Matteo che ha provato a mettergli pressione fino all’ultimo.