da Parigi, Ciro Battifarano
Giornata nera per gli organizzatori di Bercy e per il pubblico, che già dal primo pomeriggio aveva finalmente iniziato a riempire il campo centrale della Accors Arena per vedere Nadal e Federer.
Prima il forfait di Raonic (aveva avvertito un dolore ieri durante il secondo set contro Tsonga ed oggi la risonanza ha rilevato una lieve lesione ai tricipiti) aveva già tolto la gioia di vedere Federer giocare oggi, l’esordio dello svizzero è rimandato quindi a domani con il vincente tra Fognini e Fucsovic. Dopo nemmeno mezz’ora la doccia più fredda.
In tribuna stampa parte il passaparola “Nadal in conferenza stampa” e in tanti, non troppo curanti di Gasquet e Sock in campo (non proprio il match della loro vita, a dire il vero), lasciamo frettolosamente gli spalti. Appena entrati nella media room, le prime parole di Nadal che arrivano all’orecchio sono “not to play“. Questa la raccomandazione dei medici, di non giocare, causa il dolore agli addominali che lo infastidiva soprattutto al servizio.
Alla domanda sulla sua partecipazione alle Finals Rafa non ha dà una risposta definitiva, vedrà l’evoluzione giorno per giorno “mi piacerebbe molto giocare a Londra, ma la cosa più importante per me è restare in salute, poter giocare più tornei in una stagione, cosa che non sono riuscito a fare in questa stagione, giocandone solo 9 e ritirandomi in 2. Devo pensare al lungo termine, voglio continuare a giocare ancora per un paio di anni. In considerazione di ciò, per Londra non ho una risposta adesso“.
Fernando Verdasco giocherà quindi contro il lucky loser Malek Jaziri. Intanto quel che è certo è che da lunedì Novak Djokovic tornerà ad occupare il primo posto del ranking ATP. Il cerchio si chiude, a Parigi lo aveva perso due anni fa, a Parigi se lo riprende ripartendo da quota 224 settimane al vertice (Nadal si ferma, per ora, a 196).