ATP Bastad 2022: Baez – Cerundolo. La finale è un tango argentino

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ATP Bastad Baez
©nordeaopen

ATP Bastad – Giunto all’edizione numero 74 della sua gloriosa storia, lo Swedish Open è ormai un classico dell’estate tennistica che ogni anno attira i migliori giocatori del tour. Sulla terra rossa di Bastad si sono presentati quest’anno giocatori del calibro di Casper Ruud (finalista al Roland Garros – numero 5 del mondo e prima testa di serie del seed), Andrey Rublev (numero 8 della classifica ATP), Diego Schwartzman, Pablo Carreno Busta, Stan Wawrinka, Dominic Thiem e Fabio Fognini (vincitore su questi campi nel 2018).

Un tabellone di altissimo livello che già al primo turno ha offerto incontri di spessore, come quello che ha visto la testa di serie numero cinque Carreno Busta avere ragione (7-5 6-4) di Wawrinka, arrivato in Svezia grazie ad una wild card. Il torneo che dal 2020 ha assunto la denominazione di Nordea Open ha inoltre accolto il ritorno al successo nel circuito maggiore di Dominic Thiem. Il campione austriaco (vincitore degli US Open 2020) scivolato oltre la posizione numero 300 della classifica Atp e che non vinceva un incontro da Roma 2021, è riuscito a spingersi fino ai quarti di finale, prima di lasciar strada al giovane argentino (classe 2000) Sebastian Baez al termine di una maratona durata quasi tre ore.

La nutrita presenza argentina, nonostante la netta sconfitta subita ai quarti dal capofila Schwartzman (6-1 6-0 per mano di Carreno), si è fatta valere anche con Francisco Cerundolo. Il tennista di Buenos Aires (24 anni il prossimo 13 agosto) è stato infatti la vera rivelazione del torneo, avendo compiuto l’impresa di eliminare agli ottavi di finale il detentore del titolo (nonché grande favorito della vigilia) Casper Ruud per 6-4, 3-6, 7-5.

A raggiungere le semifinali, oltre ai due argentini, sono stati Pablo Carreno Busta ed Andrey Rublev. Il tennista asturiano medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo (31 anni compiuti il 12 luglio), nonostante il calibro degli avversari affrontati, è arrivato al penultimo atto lasciando per strada un solo set, quello perso contro l’esperto connazionale Albert Ramos-Vinolas che lo ha costretto alla rimonta conclusasi sul 4-6 7-6 (5) 7-5.

Dopo aver disputato un solo match su erba, Rublev (vincitore quest’anno sulla terra rossa di Belgrado in finale contro Djokovic), è subito tornato sulla superficie che aveva lasciato ai quarti di finale del Roland Garros, quando era stato sconfitto al quinto set da Marin Cilic. Entrato in gara direttamente agli ottavi (in quanto testa di serie numero due), il moscovita ha sofferto le qualità dell’argentino finalista dell’edizione 2021 Federico Coria (vincitore quest’anno del Challenger di Milano e fratello minore del più noto ex tennista Guillermo), superato con fatica 7-5 6-4 7-6 (2), prima di imporsi su Laslo Djere (7-5, 6-4).

Ad aprire la giornata delle semifinali sono stati Francisco Cerundolo e Pablo Carreno Busta. L’avvio, caratterizzato dai duelli da fondo campo e dalla scarsa predisposizione a prendere l’inziativa da parte dei due contendenti, sembra la premessa di un match lungo e combattuto. Del resto, l’uscita dai binari della regolarità non regala (almeno inizialmente) i risultati sperati: nel terzo game Cerundolo spedisce a lato il dritto in lungolinea a campo spalancato concedendo allo spagnolo la prima palla break dell’incontro (30-40). Carreno prova ad irretire l’argentino che è però lucido nel salvare anche la seconda chance regalata al numero 18 del mondo dopo un altro errore (stavolta di rovescio).

Chi prova a variare di più è Cerundolo, e non è un caso che (in apertura del quinto gioco) sia sua la prima palla corta del match. Nell’ottavo game, piuttosto inaspettata, arriva la svolta: un bel cross di dritto mette in difficoltà Carreno, che subisce poi il successivo vincente di rovescio dell’argentino (0-40). L’asturiano si salva tre volte ma, alla quarta chance, paga dazio al gran dritto scagliato da Cerundolo dal centro del campo che spezza gli equilibri. Avanti 5 a 3 il tennista di Buenos Aires si presenta al servizio: splendida palla corta per il set point ed ottima prima esterna per chiudere il primo parziale sul 6 a 3 in 40 minuti.

Carreno accusa il colpo e capitola anche in apertura di secondo set: Cerundolo si conquista l’opportunità di strappare il servizio allo spagnolo con un rovescio in lungolinea (30-40) e la trasforma in oro con il successivo sventaglio di dritto. Il break in avvio mette definitivamente ko l’asturiano che, in rottura prolungata, perde la battuta anche nel terzo game. Il 6-3 6-2 che in 1 ora e 16 minuti di partita chiude i giochi, regala all’argentino la seconda finale nel circuito. La prima, giocata nel marzo dello scorso anno nella sua Buenos Aires, lo vide uscire uscire nettamente sconfitto dal campo per mano del connazionale Diego Schwartzman. Oggi, però, Francisco Cerundolo (salito al numero 39 della classifica Atp) appare come un giocatore ben diverso.

Altro ritmo nella semifinale della parta bassa del tabellone. Dopo tre game di studio giocati con estrema rapidità, l’agilità di Sebastian Baez inizia a creare non pochi problemi a Rublev che, complice un calo di rendimento al servizio, è costretto a salvare tre palle break prima di capitolare alla quarta chance quando, dopo aver subito la profondità in risposta dell’argentino, viene tradito dal dritto. Sempre più in confidenza Baez non ha sbaglia praticamente nulla, tenendo senza troppe difficoltà da fondo la pressione esercitata dal russo con il dritto e mettendo i piedi in campo non appena possibile con letali accelerazioni. Un Rublev sempre più impaziente ed a corto di soluzioni finisce così per perdere nuovamente il servizio (ed il set) nell’ottavo game dopo l’ennesimo gratuito con il dritto: 6 a 2 per Sebastian in appena 31 minuti.

Il russo torna in campo nel secondo set con l’idea di provare a scuotersi per rientrare in partita, peccato per lui che Baez abbia ormai inserito il pilota automatico. Il vincente in cross di dritto scagliato dall’argentino al termine di un durissimo scambio sul trenta pari del primo gioco è un chiaro segnale indirizzato al di là della rete sulla determinazione a non voler cedere neanche di un centimetro. Un Rublev sempre più frustrato si presenta al servizio nel game successivo, affondando in rete il rovescio (15-40): di ben altra fattura è invece il vincente di rovescio in lungolinea con cui Sebastian Baez si prende il break che pare indirizzare definitivamente il match.

La sorte (che si manifesta sotto le sembianze di un nastro) prova a rimettere in partita Rublev che, approfittando anche di un piccolo passaggio a vuoto dell’argentino, strappa per la prima (ed unica) volta la battuta all’avversario nel settimo gioco ed impatta in quello successivo (4-4). Sebastian ha però la forza mentale di non subire il momento, ritrovando subito fiducia nei colpi ed il filo del suo gioco. Nel decimo game, l’ennesimo errore in lunghezza con il dritto di Rublev regala a Baez due match point consecutivi: (15-40) dopo aver fallito la prima chance con un errore in risposta, l’argentino va a segno al secondo tentativo con un vincente di dritto in avanzamento.

Il 6-3 6-4 che in 69 minuti sancisce la prima sconfitta stagionale di Rublev in un torneo di categoria 250, regala al giovane argentino (semifinalista alle Next Gen ATP Finals 2021) numero 34 del mondo la prima vittoria in carriera contro un top ten e la seconda finale nel circuito.

Domani si gioca anche l’ultimo atto del torneo di doppio, che vedrà impegnati Fabio Fognini e Simone Bolelli contro il brasiliano Rafael Matos e lo spagnolo David Vega Hernandez. Punti pesanti in palio per la coppia italiana (già finalista in Svezia nel 2018) che, in piena corsa per le Atp Finals di Torino, proverà a ripetere l’impresa compiuta su questi campi da Adriano Panatta e Paolo Bertolucci nel 1974.

ATP BASTAD 

S. Baez b. A. Rublev 6-2 6-4

F. Cerundolo b. P. Carreno Busta 6-3 6-2