ATP Astana – Per la quinta volta in altrettante finali giocate con il ventiquattrenne ateniese (l’ultima delle quali in maggio sulla terra rossa di Roma, la penultima lo scorso anno a Parigi in un match passato alla storia), Novak Djokovic ha sconfitto 6-3 6-4 Stefanos Tsitsipas conquistando l’Astana Open, l’evento tennistico della capitale kazaka giunto alla terza edizione (la prima disputata come ATP 500). Per Nole, nonostante i pochi tornei giocati in stagione per i ben noti motivi, si tratta del successo numero 90 in carriera, il quarto stagionale dopo quelli ottenuti la scorsa settimana a Tel Aviv, in estate a Wimbledon ed in primavera agli Internazionali d’Italia.
Arrivati in scioltezza alla semifinale senza perdere alcun set, entrambi hanno dovuto lottare punto su punto per ritrovarsi oggi a giocare l’ultimo atto sul veloce indoor del National Tennis Center di Nur-Sultan. E se Novak è riuscito a qualificarsi senza dover disputare il terzo set dopo il ritiro di Medvedev (in una delle miglior versioni del suo 2022) sull’uno a uno, Stefanos è dovuto restare in campo fino all’ulltimo minuto per completare la rimonta su un particolarmente ispirato Andrey Rublev.
A zero il fuoriclasse di Belgrado ha tenuto il game d’apertura al servizio, imitato subito dopo dal talento ateniese. La superficie non troppo rapida ha favorito, come nella giornata di ieri, la lunghezza degli scambi. Meravigliosa la costruzione del punto (concluso con un impeccabile smash) con cui Tsitsipas ha provato per primo ad insidiare Nole dalla risposta (0-30). Un tentativo respinto con autorità dal serbo, capace di infilare quattro punti consecutivi e di tenere la testa avanti (2-1) nell’unico turno in battuta del set in cui ha concesso al greco più di un quindici. Pochi minuti sufficienti a confermare quanto atteso nelle premesse, ovvero un match di ottima qualità.
A differenza di quanto avvenuto a Roma, dove travolto dalle emozioni (e più probabilmente dal ricordo della finale persa un anno prima al Roland Garros dopo aver vinto i primi due parziali) era entrato in partita solo nel secondo set, il greco vincitore delle ATP Finals 2019 ha approcciato il match con solidità e concentrazione. Almeno fino all’ottavo game, inaugurato da una deliziosa palla corta di Nole, quando Stefanos ha improvvisamente commesso tre letali errori con il dritto (tutti dal centro verso destra) che hanno mandato il tennista di Belgrado a servire per il set. Perfetto come nelle migliori giornate (7 vincenti a fronte di soli 4 gratuiti senza concedere alcuna palla break) Djokovic non si è lasciato pregare e, tenendo la battuta a zero, ha chiuso la prima partita con un ace esterno da sinistra: 6-3 in 32 minuti.
Il greco ha rischiato di capitolare già nel terzo gioco del secondo set, quando è stato trafitto dal passante incrociato scagliato con il dritto dal serbo (30-40): fulminante è stata però l’accelerazione di rovescio con cui Tsitsipas ha annullato con coraggio la prima chance di break sfidando Nole sulla sua diagonale preferita. Il greco si è ricacciato subito dopo nei guai con una palla corta mal eseguita che è stata facile preda di Djokovic (40-A), ma è riuscito anche stavolta a sventare la minaccia con un buon attacco di dritto. Il problema principale del greco è stato però quello di non riuscire mai ad insidiare i turni in battuta del serbo, apparso (considerato anche il livello degli avversari affrontati in Kazakhstan) in crescita rispetto alla già vittoriosa scorsa settimana israeliana.
Colpito dalla proverbiale risposta di Nole nel tentativo di serve and volley, nel quinto game Stefanos si è ritrovato stavolta a dover fronteggiare tre chance consecutive per non perdere la battuta (0-40): dopo essersi salvato una prima volta, il vincitore delle ultime due edizioni del Master 1000 di Monte Carlo ha però affossato in rete il drop shot indirizzando definitivamente la finale verso il pronosticato epilogo della vigilia. Sempre più falloso con il dritto e spentosi alla distanza, Tsitsipas non ha trovato la forza di reagire. Senza concedere alcuna palla break neanche in questo set, Djokovic ha chiuso i giochi sul proprio turno di servizio al terzo match point a disposizione: 6-3 6-4 in 1 ora e 15 minuti. Un fuoriclasse assoluto che, non a caso, non perde un match ufficiale dalla fine di maggio quando solo un’altra leggenda come Rafael Nadal (sulla terra rossa del “suo” Philippe Chatrier) riuscì, momentaneamente, ad arrestarne la corsa.
ATP ASTANA
[4] N. Djokovic b. [3] S. Tsitsipas 6-3 6-4