Adriano Spataffi
Due le notizie di punta che arrivano dal Sol Levante, la prima è l’infortunio di Milos Raonic: colpevole, non il polso che lo aveva rallentato negli utlimi mesi, ma il polpaccio destro, che blocca il canadese dopo un solo game contro il giocatore di casa Yuhishi Sugita.
La seconda notizia riguarda David Goffin, che ha sudato le proverbiali sette camice per avere la meglio sull’australiano Matthew Ebden, australiano giunto agli ottavi partendo dalle qualificazioni. Con la mente sgombra da pressioni, visto il buon risultato del torneo, Ebden parte con il piglio del nulla da perdere e sorprende l’avversario: Goffin non riesce a sciogliersi tenendo dalla sua parte tutta la pressione e cedendo il primo se per 62. A questo punto l’australiano accarezza l’idea di vincere, questo vuol dire che i punti si fanno pesanti anche per lui, il punteggio rimane sempre in bilico, così nel dentro o fuori, come spesso capita, è il più forte a confermarsi tale. Nei due frangenti pi< importanti, Goffin non molla un centimetro e fa pesare la maggiore caratura, vincendo 75 il terzo set e 71 il tiebreak del terzo quando Ebden, comprensibilmente, ha tremato un po’ di più.
Le altre due partite in programma hanno visto Richard Gasquet, prossimo avversario proprio di Goffin, dominare un set e sonnecchiare nel secondo contro Yen-Hsun Lu (60 76), mentre Steve Jhonson regola in due set Alexander Dogopolov e domani se la vedrà con Schwartzman.