Atp 500 Rotterdam: Dimitrov fatica tremendamente contro Krajinovic, Medvedev sfiderà Seppi per un posto in semifinale

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Dal nostro inviato a Rotterdam, Fabrizio Salvi

 

Tabellone dell’Atp 500 di Rotterdam che si allinea ai quarti di finale. Mancano all’appello solo il derby olandese tra Griekspoor / Haase e Roger Federer, opposto a Kohlschreiber

 

MEDVEDEV BATTE HERBERT, ADESSO SEPPI. Se coach Sartori si è lievemente sbilanciato poco dopo la sessione di allenamento di Seppi asserendo che: “sarebbe interessante giocarci”, non sapeva che sarebbe stato quanto mai profetico. Daniil Medvedev sarà, infatti, l’avversario che dividerà l’azzurro dalla semifinale. La vittoria del russo è arrivata in tre set sudatissimi contro Pierre-Hughes Herbert, semifinalista dello scorso anno: “Ha giocato in maniera incredibile oggi, servendo bene ed è stato molto complicato venirne fuori”. Così parla ancora grondante di sudore Medvedev che, in merito ai problemi fisici palesati durante la partita spiega: “Non è niente di serio. Mi sentivo stanco già prima della partita, ma è colpa della differente condizione ambientale. Il mio fisico ha bisogno di adattarsi a nuove situazioni.” E sul quarto di finale contro il nostro Seppi: “Magari non sarò freschissimo, ma giocherò e finirò la partita”.

 

DIMITROV SBATTE FUORI KRAJINOVIC. Di per se non è una notizia, almeno non una di quelle che debba apparire come una sorpresa, ma il giocatore serbo è di livello e lo ha dimostrato. La vittoria in due set, arrivata con un 7-6 7-5, è l’espressione di una partita davvero molto intensa. Lo sguardo ombroso di Filip a fine partita, raccoglie la delusione per non aver alzato l’asticella in un incontro deciso da un solo break, quello nel secondo set, anzi, ma di aver sbagliato nei momenti clou. Sulla coscienza ha anche, se non soprattutto, i due errori – davvero banali ed evitabili, tra i quali spicca il doppio fallo – nel tie-break che gli è costato il primo set. Qualche leggerezza che ha pagato anche nel secondo parziale giocato, però, anch’esso a livello di Parigi Bercy. È la classica partita da complimenti a tutti e due. Avanti ci va solo Dimitrov che giocherà contro Rublev.

 

 

POTENZA PURA RUBLEV. A prescindere dal risultato, dalla delicatezza del momento e dalle circostanze, Rublev sa cosa fare. Non importa se dietro a se ha già lasciato una miriade di errori ma, lui, di natura vuole tirare forte e così fa. Ogni sua partita fin qui è stato un fulcro di energia, ritmata da un movimento ampio e da un gioco di piedi eccellente sulla linea di fondo, ma da raffinare in prossimità della rete. La vittoria con Dzumhur è stata l’esaltazione del suo stile di gioco che, nonostante le mille difficoltà, lo ha ripagato. Vedere l’avversario a braccia larghe, sgomento per l’ennesima riga – davvero incalcolabili quest’oggi -, per lui non ha prezzo e lo sprona, qualora ne sentisse il bisogno, a tirare ancora più forte. Vittoria col brivido in due set tiratissimi, ma terzo turno guadagnato con merito.

 

I risultati di oggi:

A. Rublev b. D. Dzumhur 64 76(4)

[Q] D. Medvedev b. [Q] P. Herbert 36 76(2) 64

[2] G. Dimitrov b. F. Krajinovic 76(4) 75