Dal nostro inviato a Rotterdam, Fabrizio Salvi
Nel giorno dedicato agli innamorati non poteva che essere Roger Federer il cupido messo sapientemente in prime time a stregare una volta di più gli amanti della racchetta. Ruben Bemelmans si unisce rispettosamente alla festa, senza guastarla, ma provando a fare del suo meglio in una situazione non ideale. Roger lo batte agevolmente e compie il primo passo verso il numero 1.
IL PRIMO PASSO VERSO LA STORIA. Presentatosi al gran galà serale in stile all white, Roger è stato accolto da un ovazione all’ingresso in campo. La lontananza da questi campi, durata quattro anni, si è fatta sentire e Rotterdam gli ha tributato una cascata di applausi ad ogni colpo. La partita di per se è stata un monologo dello svizzero, con il composto Bemelmans che non ha trovato nessuna contromisura alle mosse di Roger.
L’elvetico, dal canto suo, ha disposto come meglio ha voluto dell’avversario, decidendo tempi e ritmo di gioco e accelerando quando riteneva giusto farlo. Il primo set si è chiuso in diciotto (!) minuti, il secondo è durato un po’ di più, ma la storia non è cambiata di molto. Quattro soli punti concessi al servizio (tutti nel primo set), come quattro sono stati i break ottenuti spalmati equamente nei due set. Roger compie il primo passo dei tre necessari per accedere alla semifinale, quella che vale una fetta di storia. Buon Federer’s day, Rotterdam.
Il risultato:
[1/W] R. Federer b. [Q] R. Bemelmans 61 62