Atp 500 Basilea, welcome home Roger

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ottavo titolo di Roger Federer a Basilea (foto Kurt Schorrer)

Da Basilea, Fabrizio Salvi

 

Come nelle favole, Roger Federer ha alzato in alto il trofeo a casa propria, come ai tempi belli, proprio come quelli che sta vivendo adesso. Otto volte campione degli Swiss Indoors e rivincita su del Potro che, proprio su questo campo, gli ha negato due titoli nel 2012 e 2013. Un incontro che migliore di questo non poteva essere, una trama sfaccettata dall’onda lunga dell’imprevedibilità fino a metà del terzo set, almeno.

Anche i tiepidi svizzeri si sono sciolti di fronte alle meraviglie messe in campo dal proprio giocatore e sono stati altrettanto riguardosi nei confronti dell’argentino, trattato con amorevole rispetto. Oggi, però, delPo era ospite a casa Federer e proprio nessuno dei 9.000 presenti ha voluto che rovinasse la sua festa, quella che sta per chiudere un anno fantastico fatto di sette titoli tra i quali brillano due Slam.

 

La partita è stata bella, eccezionale a tratti e divertente sempre. Nel primo set i due se le sono suonate di santa ragione, prendendo e restituendosi il break in almeno due occasioni. La prima mossa l’ha fatta sempre Federer, che ha tentato l’allungo, ma è sempre stato raggiunto. Il tie-break ne è stato la riprova. Lo svizzero si è trovato in vantaggio di un minibreak, delPo è riuscito a rispondere e mettere il naso avanti, chiudendo a suo favore il primo set. Pensare che il mormorio era davvero brulicante all’interno del St. Jakob con Federer che, seppur spumeggiante a tratti, non è riuscito a scalfire di un millimetro la torre di Tandil. Tanti colpi tirava Federer, quanti ne riceveva indietro.

 

Il secondo set è stato diverso, più equilibrato e decisamente giocato sull’onda emotiva della tensione. Se Roger avesse sbagliato la mossa, sarebbe stato tagliato fuori. La prudenza ha regnato sovrana e, superato lo scoglio di qualche palla break e giunti nel momento più caldo dell’incontro, Roger ha strappato il servizio a delPo. Terzo set.

 

Tifo assordante, pubblico da Davis e coro “Roger Roger”. Questo è stato il benvenuto riservato a del Potro all’alba del terzo set. Il pubblico ha provato a recitare la sua parte e, metaforicamente, è entrato in campo a fianco di Roger e lo ha senz’altro aiutato. All’inizio, però, le cose erano partite tutt’altro che bene, con il break a favore di DelPo al quale Federer ha avuto il merito di rispondere bene e di farlo subito, bissando poco dopo. Dallo 0-1 del Potro al 3 a 1 per Roger è stata una cavalcata, un trionfo e alla seconda ora di gioco e trentatre minuti il campione svizzero può finalmente alzare le braccia. Novantacinquesimo titoli Atp e, citando l’introduzione dello speaker ad ogni suo ingresso in campo, Welcome home, Roger Federer.

 

RISULTATO FINALE:

 

[1] R. Federer b. [4] J. del Potro 67(5) 64 63