Nella foto Roger Federer (foto di Kurt Schorrer)
Da Basilea, Fabrizio Salvi
Un programma a prova di orologeria svizzera. Sembrava disegnato apposta, Roger Federer che si presenta in conferenza stampa alle 15.55 – con un pizzico di ritardo a dirla tutta, nessuno è perfetto – quasi per permettere di assistere fino all’ultima goccia dell’incontro tra Marcel Granollers e Julien Benneteau che ha chiuso il programma odierno delle qualificazioni.
Roger era già impegnato da questa mattina in un allenamento sul campo centrale con tanto di Fan Club rossocrociato al seguito e, nel pomeriggio, ha toccato più argomenti, distillando notizie interessanti a piccole dosi. Sulla sua condizione fisica ha detto: “Mi sento bene e sono un po’ sorpreso di non sentirmi stanco!” Sul suo gioco attuale: “Penso che ho sentito un buon feeling a partire dalla prima partita a Shanghai, ma anche la Laver Cup l’ho giocata bene. Penso però sia complicato dire se sto giocando al livello di inizio anno oppure no”. Sul tormentone estivo del numero uno: “Sinceramente non è una cosa che rientra nei miei programmi, non ci penso, non è una cosa che ho di fronte a me”. Per chiudere con la programmazione: “La ragione per la quale gioco qui a Basilea, quella per la quale forse giocherò a Parigi e andrò a Londra è perché vorrei vincere questi tornei e divertirmi giocando a tennis”. Niente di clamoroso, per carità, però qualcosa è trapelato e chissà se a Parigi, nei pressi di Bercy, lo avranno sentito.
Tornando alle questioni di campo, – quelle in senso stretto – l’incontro precedentemente accennato tra Benneteau e Granollers è stato, senza dubbio, il più intrigante per la giornata. Vuoi perché i due sono ottimi doppisti con dei curriculum che parlano per loro, vuoi per l’ottima carriera avuta anche in singolare, fatto sta che hanno fatto divertire le circa 1.000 persone sedute sul campo numero 2. La vittoria è andata meritatamente al transalpino che ha saputo capitalizzare meglio il suo servizio e non ha dato troppo fiato alle sue emozioni, spesso contrastanti. Alcuni momenti negativi sono coincisi con quelli di Granollers che, quindi, non ha saputo girare a proprio favore l’incontro nelle pochissime chances avute. Benneteau ha chiuso la disputa con un lob delicatissimo, come a voler mettere il timbro su in incontro giocato si con la spada, ma anche col fioretto.
Quasi in concomitanza con il match di cui sopra, questa volta sul campo centrale, Mikhail Kukushkin ha piegato in un’ora e quarantacinque minuti le tenaci resistenze di Vasek Pospisil. Un doppio 64 che segna una linea di confine tra i due anche negli h2h, con il kazako che si è portato in vantaggio per 2 vittorie a 1.
Autore di un bell’incontro è stato anche Marton Fucsovics che ha spezzato in due le resistenze di Florian Mayer. Due come i set che sono bastati all’ungherese per imporre la propria filosofia di gioco e spiegare al 34enne come oggi non ci fosse spazio per gli svolazzi. Il gioco fantasioso del tedesco è stato, infatti, totalmente rimbalzato con tanto di vincenti a riprova di un dominio pressoché assoluto.
Anche il vincitore di Metz, Peter Gojowczyk non è stato più benevolo con Nicolas Mahut, al quale ha concesso solo 4 game e lo ha messo alla porta in soli 53 minuti. I dati sono disarmanti, con ben 9 palle break concesse dal francese (3 salvate) e un misero 20% vinto sulla seconda servizio. Statistiche che parlano da sole.
I risultati di oggi:
[5] J. Benneteau b. M. Granollers 64 64
[6] M. Fucsovics b. [2] F. Mayer 64 64
[3] P. Gojowczyk b. [8] N. Mahut 61 63
[4] M. Kukushkin b. [7] V. Pospisil 64 64