Fabio Fognini approda per la terza volta alla seconda settimana degli Australian Open. Dopo le maratone dei primi due turni, finalmente un turno meno faticoso per Fabio che si sbarazza in 3 set del mancino argentino Guido Pella. Partita in bilico soltanto nel primo parziale, chiuso poi con un eloquente tie-break a zero da Fognini. Il resto è stato un percorso in discesa e questa volta senza contrattempi per strada. Al prossimo turno ci sarà Tennys Sandgren, domato da Fognini nei due precedenti su terra ma vincitore nello scontro diretto a Wimbledon dello scorso anno.
E se le donne hanno sparigliato le carte in tavola, i maschietti – escludendo Djokovic e Schwartzman che si sono dati appuntamento agli ottavi dopo 3 interlocutori set contro i rispettivi avversari – non hanno voluto essere da meno. Poteva essere prevedibile la vittoria di Marin Cilic, finalista a Melbourne nel 2017 e visto finalmente di nuovo a buoni livelli: per lui vittoria in cinque set su Roberto Bautista Agut, testa di serie n. 9. Ma la sorpresa è arrivata dalla Margaret Court Arena, dove Stefanos Tsitsipas, semifinalista lo scorso anno, ha ceduto il passo in tre set a Milos Raonic. Partita solida del canadese, inattaccabile al servizio, con il greco che invece non ha mai trovato lo slancio per prendere in mano le redini dell’incontro.
Ed è mancato il botto finale, con Roger Federer che ha rischiato di essere eliminato per la seconda volta in uno Slam da John Millman. L’australiano è andato a due passi dal ripetere l’impresa degli US Open 2018 e avrà più di qualche rammarico per i due errori gratuiti commessi nel super tie-break, avanti 8-5 e servizio. Federer con la vittoria odierna raggiunge quota 100 vittorie agli Australian Open (a Wimbledon ne ha 101).
Millman gioca ancora una volta un match a livelli di eccellenza. Partenza lampo e nel quarto gioco del primo parziale si porta avanti di un break. Al servizio per il set, l’australiano stecca ma riesce nel gioco successivo a strappare di nuovo il servizio a Federer. Lo svizzero non si lascia però prendere dai fantasmi di Flushing Meadows. Non cede più nulla al servizio e con la giusta accortezza, un tie-break dominato nel secondo set ed un break nel quarto, ribalta la situazione.
Nel quarto però subentra un po’ di giustificata stanchezza, qualche stecca di dritto, un filo in ritardo sui dritti in corsa, mentre dall’altra parte Millman non molla nulla. L’australiano recupera tutto, gioca profondo, il passante vincente è sempre lì dietro l’angolo e, dopo due set durante i quali non aveva neppure guadagnato il dritto di andare ai vantaggi sul servizio di Federer, nel settimo gioco coglie il break che gli consentirà di giocarsi tutto al quinto.
Nel set decisivo Millman si porta avanti di un break nel terzo gioco ma le preghiere di Mirka in tribuna ridanno la sufficiente forza e rapidità a Roger che recupera il break e sventa un ennesimo break nel settimo gioco che potrebbe risultare fatale. Il super tie-break è il giusto epilogo del match ma il campione di 20 Slam lo inizia nel peggiore dei modi concedendo minibreak in apertura con un dritto abbondante. Millman è impeccabile e raddoppia il minibreak di vantaggio portandosi avanti 8-4. Insiste a giocare sul dritto di Federer che tanto ha concesso, ma la racchetta dell’australiano trema ed in un colpo restituisce il doppio vantaggio. Federer va a servire 8-7, il punto del pareggio lo guadagna uscendo da un faticoso scambio con un’ottima palla corta e il match-point se lo guadagna con un serve & volley. Millman perde la lucidità sul più bello e manda Federer agli ottavi contro Marton Fucsovics,
Risultati terzo turno
T. Sandgren b. S. Querrey 6-4 6-4 6-4
[12] F. Fognini b. [22] G. Pella 7-6(0) 6-2 6-3
M. Fucsovics b. T. Paul 6-1 6-1 6-4
[3] R. Federer b. J. Millman 4-6 7-6(2) 6-4 4-6 7-6(8)
[32] M. Raonic b. [6] S. Tsitsipas 7-5 6-4 7-6(2)
M. Cilic b. [9] R. Bautista Agut 6-7(3) 6-4 6-0 5-7 6-3
[14] D. Schwartzman b. D. Lajovic 6-2 6-3 7-6(7)
[2] N. Djokovic b. Y Nishioka 6-3 6-2 6-2