AO DAY 9: Succede di tutto, e arriva la semi che non ti aspetti. Cilic-Edmund per un posto in finale

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foto credit profilo ufficiale facebook Australian Open 

(https://www.facebook.com/AustralianOpen/photos/rpp.48160623614/10156087280203615/?type=3&theater)

Di Adriano Spataffi

Nessun tifoso vorrebbe mai un epilogo del genere in un incontro delle fasi finali di uno Slam. Invece va così: un anno fa tutto il mondo celebrava l’insperato ritorno di Rafa Nadal, a braccetto con Federer, che si lasciava finalmente alle spalle una sequenza di guai fisici che ne avevano messo a dubbio il proseguo di carriera. Qualche mese più tardi, Marin Cilic abdica con dolore nella finale di Wimbledon, con la rabbia e l’amarezza di non essersela davvero potuta giocare. Oggi i ruoli si invertono, a Nadal la rabbia, a Cilic una nuova possibilità.

Il Nadal visto contro Swartzman probabilmente aveva come obiettivo quello di presentarsi nella miglior forma possibile nelle ultime partite del torneo, e il maiorchino, infatti, parte subito ben dentro al match, prendendosi la gestione della maggior parte degli scambi. Cilic, fin da subito, deve ricorrere a soluzioni forzate per strappare lo scambio perché l’avversario non dà modo di sviluppare schemi; il croato, sotto per 5-1 negli scontri diretti (e le cinque sconfitte sono gli ultimi cinque match), si salva al quarto e al sesto gioco, arriva a palla break nel settimo, ma poi cede all’intensità di Nadal e scivola 3-5. 40-15 servizio Nadal, Cilic inizia a dare dimostrazione di stare prendendo tempo e fiducia necessari ad aggredire i colpi dello spagnolo e annulla i due set point con vincenti magistrali; il numero 1 al mondo dalla sua non si scompone e fa suo, meritatamente il primo set.

Cilic cerca di far crescere l’intensità, sa che (Federer docet) i colpi di Nadal vanno anticipati anche se la loro pesante rotazione,soprattutto con ildiritto, rende tutto questo un’impresa. La partita sembra girare in maniera decisiva sul quinto game, quando un nuovo break di Nadal mettono Cilic di nuovo in salita, da questo momento però il set gira, è Cilic il padrone degli scambi e arrivano quattro giochi consecutivi che rimettono in parità la situazione dei set.

La serie positiva del croato rende, tanto che sull’1-1 è di nuovo chance di break, Nadal si salva e farà lo stesso nel settimo gioco quando si troverà a servire sotto di 15-40. La partita prosegue con i servizi, sul 5-4 Nadal arriva a set point, Cilic annulla al servizio e si va al tie-break. Nadal esce meglio dai fermi e scatta 2-0, Cilic recupera ma, sul 5-5 commette l’errore fatale con il più semplice dei diritti da chiudere. Nadal non perdona e vince il terzo set.

A questo punto la partita pare offrire un Cilic arrembante che, perfetto nell’aggressività, vola 4-1 a suon di vincenti: qualcosa però non va, Nadal sul cambio campo chiama l’intervento medico e la storia del match finisce qui. L’illusione di un tesissimo quinto set con uno che spara bordate e l’altro che contrattacca da campionissimo rimane tale, gli Australian Open perdonola tds numero 1 e numero 1 ATP nel peggiore dei modi.

 

Opposto a Cilic sarà, a sorpresa Kyle Edmund. Il britannico stupisce Grigor Dimitrov a cui non riesce la partita in gestione che lo aveva visto trionfare su Kyrgios. Il bulgaro resta colpevolmente in difesa, non alzando mai il ritmo come un aspirante campionissimo dovrebbe, perde subito il servizio in apertura, poi Edmund accusa forse l’unico momento di emozione e riconcede il break a sua volta. Da adesso, però, il numero due britannico (potrebbe andare numero 1 se raggiungesse la finale) si comporterà da veterano prendendosi lo scambio e la gestione del match. 6-4 Edmund, Dimitrov rimette in pari vincendo il secondo set ma, come detto, anziché far valere la maggiore esperienza, resta timidamente a ritmi bassi, in preda alla fame dell’avversario.

Al quarto set si seguonoi servizi ed il primo a crollare è, incredibilmente, Dimitrov: sotto 4-3 commette doppio fallo supalla break, Edmund non trema neanche un po’ e torna avanti. Il quarto set ricalca il primo, Edmund scappa via per primo ma, di nuovo, concede a Dimitrov di rientrare. Il tennista nato a Johannesburg, non solo non si scompone per l’occasione persa, ma senza aspettare il tie-break si riprende, meritatamente, l’ultimo, decisivo margine e con esso la sua prima semifinale Slam.

 

I RISULTATI:

Cilic b. Nadal 3/6 6/3 6/7 6/2 2/0 rit.

Edmund b. Dimitrov 6/4 3/6 6/3 6/4