AO DAY 9: Mertens a segno, spiazzata la Svitolina. Wozniacki la vince due volte

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Di Adriano Spataffi

Non è giornata per i colori spagnoli, dopo il ko per infortunio di Rafa Nadal, arriva quello tecnico/fisico della generosa Carla Suarez Navarro ad opera di Caroline Wozniacki.

La danese nel primo set non concede praticamente nulla: troppo potenti e profondi i suoi colpi per qualunque pretesa tattica della Suarez Navarro che, ridotta all’angolo, non può cercare variazioni di ritmo o insidiosi slice come avrebbe probabilmente voluto, ma può solo cercare di difendersi, eloquente il, 6-0 senza appello.

In partenza del secondo arriva una palla break per la spagnola, poi i giochi seguono i servizi fino al quinto gioco quanto la Suarez Navarro stavolta riesce a portarsi avanti di un servizio. Il gioco sembra girato, i colpi della danese fanno meno male e la Suarez Navarro può iniziare a macinare il gioco sperato, fatto di cambi di ritmo e improvvise accelerazioni anticipate, alcune di fattura pregievolissima. E’ ovvio, però, come la spagnola, per contenere l’avversaria, chieda davvero molto al suo tennis, portato ad un’intensità in cui non può sentirsi a proprio agio, il rischio è sempre prossimo e dal 4-3 40-0 arrivano otto punti consecuitivi della danese, che può così rigettare la pressione all’avversaria. La spagnola accusa e concede match point al gioco successivo, sarà però molto brava a salvarsi e a portare il secondo set al tie-break.

3-3 al primo giro, poi la Wozniacki regala tre errori consecutivi e la Suarez Navarro conquista un terzo set impensabile alla fine del primo.

Al terzo set le capacità fisiche si fanno sentire, la Wozniacki parte nervosa, con due cambi di racchette nel primo game in risposta, poi però i colpi di entrambe si fanno più lenti e la danese può così ritrovare ritmo e potenza. La scalata della Suarez Navarro presenta il conto tutto insieme e la spagnola, alla quarta partita al terzo set, non può più nulla contro i macigni che arrivano dall’altra parte, arrendendosi per la sesta volta su sei ai quarti di uno Slam. Cinquanta minuti dopo il primo match point, Caroline Wozniacki chiude il match, proseguendo la ricerca del suo primo Major.

Nell’altro quarto una sorpresa e una conferma. La sorpresa è la belga Elise Mertens, alla sua prima semifinale Slam dopo che l’anno scorso non ha potuto partecipare a causa della singolare storia di ritiri che l’ha vista beffata da Sachia Vickery. 

La certezza è, a modo suo, Elina Svitolina: l’ucraina ancora una volta fallisce l’appuntamento con i quarti di finale di uno slam. Rispetto ai precedenti, oggi è stata in balia dell’avversaria per tutto il match, sempre spostata e tenuta lontano da posizioni che consentano di dare peso ai colpi.

Dura un set la partita della Svitolina, che pure aveva aperto con break, poi un gioco corto e neanche troppo lavorato, invita a nozze la Mertens che, invece, non si lascia pregare e dimostra, a ventidue anni, di essere un nome che merita grande attenzione per il futuro. 6-4 la prima frazione: non ci sarà reazione dall’ucraina a dimostrazione che la il suo rapporto con le fasi finali dello slam sta diventando una situazione pesante come un macigno, al di la degli, enormi, meriti dell’avversaria.

Wozniacki b. Suarez Navarro 6/0 6/7 6/2

Mertens b. Svitolina 6/4 6/0