Come ampiamente pronosticabile, il derby iberico tra Rafa Nadal e Pablo Carreno Busta è stato poco più di un allenamento per il maiorchino che ha dominato l’incontro lasciando al connazionale solo sette giochi. Poco da dire su un match a senso unico, in cui la superiorità di Nadal è stata evidente fin da primo punto. Percorso finora intonso per Nadal che al quarto turno affronterà il suo vecchio “amico” Nick Kyrgios.
L’australiano è stato protagonista del match più spettacolare di giornata sulla Melbourne Arena. Quasi quattro ore e mezza di lotta all’ultimo sangue con Karen Khachanov, che era reduce da un’altra maratona nel turno precedente. Nick, sospinto dal pubblico di casa e ancora più amato quest’anno per il suo grande impegno nella beneficenza per i disastri ambientali che stanno colpendo l’Australia, era partito fortissimo lasciando solo due game nel primo set ad un Khachanov che sembrava faticare notevolmente a tenere il ritmo dell’avversario. Il match poi però ha preso una piega diversa, diventando una lotta di servizi. Si susseguivano quindi quattro tie-break: il primo lo vinceva Kyrgios, mentre il secondo e il terzo se li aggiudicava il russo. Una valanga di rimpianti accompagnava l’aussie all’inizio del quinto. Nick era stato infatti in vantaggio di un break nel terzo set ed in entrambi i tie-break aveva avuto match point, sebbene entrambi in risposta.
Kyrgios scuoteva continuamente la testa e alternava i soliti colpi spettacolari ad errori grossolani, mentre Karen non si lasciava scuotere dal pubblico giocando un match molto solido e continuo. Si arrivava quindi al super tie-break del quinto set: Kyrgios scappava sul 3-0, poi si faceva rimontare e dopo il cambio campo spediva un diritto in rete in corsa che donava a Khachanov un mini-break che sembrava decisivo. E invece sull’8-7 Nick sfoderava uno spettacolare rovescio lungo linea riequilibrando la situazione. Khachanov accusava il colpo e con due errori di rovescio di seguito consegnava la vittoria ad un Kyrgios talmente stremato da non riuscire quasi a parlare con Courier per l’intervista post-match.
Che sia l’età o la responsabilità di fare contento il pubblico di casa in un momento così difficile, Kyrgios oggi ha lottato come un leone, dando tutto quello che aveva. Applausi anche per Khachanov, uno strenuo guerriero che però sta tardando a fare il salto di qualità che ci si aspettava da lui dopo il brillante 2018. Ora bisognerà vedere se Kyrgios riuscirà a recuperare mentalmente e fisicamente per il match contro Nadal, a cui notoriamente non sta molto simpatico.
Zero affanni invece per Gael Monfis, testa di serie numero 10, che ha eliminato il redivivo Gulbis, proveniente dalle qualificazioni, battuto in tre parziali. Il francese affronterà “Dominator” Thiem, anche lui vincitore secondo pronostico sullo statunitense Taylor Fritz, che è riuscito a strappare all’austriaco solo il tie-break del terzo set. Curiosi i precedenti tra Thiem e Monfils: 5 a 0 per Dominic, ma anche tre walk-over, due dell’austriaco e uno del francese.
Prosegue la striscia vincente di Andrey Rublev, finora imbattibile in questa estate australiana. Dopo le vittorie a Doha e Adelaide, il russo è arrivato a Melbourne carico di fiducia e dopo due turni facili con O’Connell e Sugita, ha superato in quattro set David Goffin, che diventa la testa di serie più alta (11) a salutare il torneo maschile. Il belga era partito bene, ma ha totalmente bucato i tie-break di secondo e quarto set, dominati dal russo che giocherà negli ottavi contro il suo amico Alexander Zverev. Il tedesco ha eliminato un Verdasco alle prese con problemi alle ginocchia, dopo aver sofferto solo nel terzo set e aver dominato i primi due. Sascha sembra anche aver ripreso confidenza col servizio, colpo che durante tutto l’anno scorso era stato la sua croce: quindici ace, tre doppi falli e solo un break subìto sono un buon viatico per un quarto turno con Rublev, che lo vede favorito anche in virtù dei tre precedenti, tutti vinti facilmente dal tedesco.
Giornata molto più semplice del previsto per Stan Wawrinka, che era sotto nei precedenti con John Isner per 3 a 1. Il gigante statunitense però è entrato in campo con qualche problema fisico, probabilmente al piede che lo ha tormentato nel 2019, e si è ritirato sotto di un set e di un break. Per lo svizzero ora c’è la prova Medvedev, che si è sbarazzato in tre veloci parziali di Popyrin. Il russo e l’elvetico si ritrovano contro come già accaduto a Wimbledon 2017 e agli Us Open 2019 e in entrambi i casi ha prevalso Medvedev.
AO 2020, RISULTATI 3° TURNO
[1] R. Nadal b. [27] P. Carreno Busta 6-1 6-2 6-4
[23] N. Kyrgios b. [23] K. Khachanov 6-2 7-6(5) 6-7(8) 6-7(9) 7-6(8)
[10] G. Monfils b. [Q] E. Gulbis 7-6 (2) 6-4 6-3
[5] D. Thiem b. [29] T. Fritz 6-2 6-4 6-7(5) 6-4
[4] D. Medvedev b. A. Popyrin 6-4 6-3 6-2
[15] S. Wawrinka b. [19] J. Isner 6-4 4-1 Ritiro
[17] A. Rublev b. [11] D. Goffin 2-6 7-6(3) 6-4 7-6(4)
[7] A. Zverev b. F. Verdasco 6-2 6-2 6-4
AO 2020, 4° TURNO
[1] R. Nadal vs . [23] N. Kyrgios
[10] G. Monfils vs [5] D. Thiem
[4] D. Medvedev vs [15] S. Wawrinka
[17] A. Rublev vs [7] A. Zverev
T. Sandgren vs [12] F. Fognini
M. Fucsovics vs [3] R. Federer
[32] M. Raonic vs M. Cilic
[14] D. Schwartzman vs [2] N. Djokovic