AO 2020, day 1 uomini: bene Berrettini. Sinner (avanti 2-0) e Fognini (sotto 2-0) rimandati a domani per pioggia

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Inizia col piede giusto il cammino di Matteo Berrettini agli Australian Open. Con una testa di serie, la numero 8, che dovrebbe garantirgli un cammino, in teoria, agevole fino ai quarti, Matteo, che aveva saltato l’ATP Cup per un problema addominale, supera in 3 rapidi set la wild card locale Andrew Harris. Differenza netta e costante tra i due giocatori in campo, che non consente nemmeno di valutare l’entità del fastidio alla caviglia destra rimediato in allenamento contro Djokovic. Al secondo turno troverà il vincente tra Tennys Sandgren e Marco Trungelliti, col vantaggio del giorno di riposo. Lo statunitense e l’argentino giocheranno, infatti, soltanto domani il loro incontro di primo turno, sospeso dopo un solo gioco per pioggia.

La pioggia è stata la protagonista indiscussa di giornata, sospendendo e rinviando a domani molte partite. Tra queste anche gli incontri di Jannik Sinner e Fabio Fognini. La giovane promessa del tennis azzurro, opposta al qualificato australiano Purecell, è dovuta rientrare negli spogliatoi dopo aver vinto i primi due set (il primo vinto di testa al tie-break, rimontando un break di svantaggio frutto di un timido inizio di partita, ed il secondo invece dominato senza indugio) ed essersi fatto rimontare un break di vantaggio nel terzo, quando si stava ormai involando verso la prima vittoria in uno slam (con un secondo turno a sorpresa abbordabile, grazie all’upset di giornata che ha visto l’eliminazion di Denis Shapovalov per mano di Fucsovics). Si riparte dal 4-4, 15-30, servzio Purcell. Sorte opposta invece per Fabio Fognini, decisamente troppo falloso e mai pericoloso in risposta contro il colosso a stelle e strisce Reilly Opelka, che già lo aveva eliminato al primo turno a Flushing Meadows qualche mese fa, ma che Fabio aveva poi superato in Davis. Fognini dovrà forse andare a consulto da Fabbiano per chiedere come mettere in difficoltà Opelka da queste parti.

E sotto per due set a zero sono anche Lorenzo Giustino e Stefano Travaglia. Giustino è stato catapultato in campo contro Milos Raonic per la rinuncia last second di Albot e non ha avuto nemmeno il tempo di gioire per il primo main draw in uno slam, che si è ritrovato sotto le bombe del canadese. Nove ace “soltanto” per Milos ma una caterva di dritti vincenti in uscita dal servizio che non lasciano spazio al ventinovenne napoletano, che potrà scendere anche domani in campo soltanto grazie alla pioggia, causa di sospensione del match con Giustino al servizio sotto 2-6 1-6 2-5. Travaglia, nonostante l’impegno sulla carta più agevole, non è riuscito, fino alla sospensione del match, a contrastare il gioco del cileno Garin.

L’onore di calcare il campo coperto della Margaret Court Arena non ha invece lasciato chance di rinvio e magari schiarirsi le idee a Salvatore Caruso, che rimedia soltanto 5 giochi contro Stefanos Tsitsipas.

Per quanto riguarda i big, possiamo dire che un po’ di sana scaramanzia, a una certa età, non guasta. Nella conferenza pre torneo Gufo Federer, dopo aver sentenziato, che Rafa e Nole vinceranno più slam di lui, si era ben nascosto: per la prima volta arriva a Melbourne senza aver giocato un torneo di preparazione, le aspettative non sono alte… E infine un rispetto anche eccessivo per il suo avversario di primo turno, tale Steve Johnson che avrà sì il merito di essere in fiducia e con i motori ben caldi avendo vinto il Challenger di Bendigo, ma che contro di lui non ha mai raccolto più di due tie-break e che in 10 anni negli Slam ha raggiunto soltanto una volta la seconda settimana del torneo.

La vecchia volpe, invece, a Melbourne Park ci gioca per il ventunesimo anno consecutivo, 6 volte ha portato a casa il titolo, due volte negli ultimi 3 anni, e oggi in campo ha sfoggiato una versione deluxe del proprio repertorio, sin dall’inizio. Break in apertura, primo parziale portato a casa in mezz’ora, 4-0 immediato nel secondo set e partita chiusa in un’ora e ventuno minuti “con margine e controllo”, come dirà lo stesso Federer a fine match.

E il controllo non lo ha perso nemmeno Novak Djokovic, seppur lasciando un set per strada nel suo esordio contro il tedesco Struff. L’urna non era stata sicuramente delle più benevole con il serbo. Struff è un buon giocatore e con un ottimo servizio. Qualche distrazione di troppo forse per Novak, che ha sprecato un break di vantaggio già nel primo parziale, vinto poi al tie-break.  E poi nel terzo set, andando due volte sotto di un break. Svanito il tentato recupero del secondo break nel settimo gioco, Djokovic ha lasciato andare il parziale per poi dominare il quarto set, complice anche una partenza troppo rilassata di Struff.

Per quanto riguarda le sorprese, oltre all’eliminazione di Shapovalov e allo svantaggio di Fognini, lascia anzitempo Melborune anche Borna Coric, per mano di Sam Querrey. Grigor Dimitrov, invece, impiega un set per togliere il pigiama e archiviare in quattro la pratica Londero.

Risultati:

[8] M. Berrettini b. [WC] A. Harris 6-3 6-1 6-3
R. Berankis b. R. Carballes Baena 6-4 6-2 6-2
S. Querrey b. [25] B. Coric 6-3 6-4 6-4
[22] G. Pella b. [WC] J-P. Smith 6-3 7-5 6-4
G. Barrere b. [Q] M. Safwat 6-7(8) 7-6(1) 6-4 7-5
M. Fucsovics b. [13] D. Shapovalov 6-3 6-7(7) 6-1 7-6(3)
[18] G. Dimitrov b. J.I. Londero 4-6 6-2 6-0 6-4
[3] R. Federer b. S. Johnson 6-3 6-2 6-2
[6] S. Tsitsipas vs S. Caruso 6-0 6-2 6-2
P. Kohlschreiber b. M. Giron 7-5 6-1 6-2
[30] D. Evans b. M. McDonald 3-6 4-6 6-1 6-2 6-2 6-3
Y. Nishioka b. L. Djere 6-4 3-6 6-2 7-6(1)
[2] N. Djokovic b. J-L. Struff 7-6(5) 6-2 2-6 6-1

Partite sospese:

T. Sandgren vs [Q] M. Trungelliti 1-0 sosp.
R. Opelka vs [12] F. Fognini 6-3 7-6(3) 1-0 sosp.
J. Sinner vs [Q] M. Purcell 7-6(2) 6-2 4-4 30/15 sosp.
[Q] Q. Halys vs F. Krajinovic 6-6 3-3 sosp.
C. Garin vs S. Travaglia 6-4 6-3 1-1 15/15 sosp.
[LL] L. Giustino vs [32] M. Raonic 2-6 1-6 2-5 sosp.
F. Lopez vs [9] R. Bautista Agut 2-6 2-1 0/15 sosp.
K. Edmund vs [24] D. Lajovic 5-2 sosp.