Continuiamo l’analisi specifica del dritto iniziando da dove ci siamo lasciati la scorsa settimana. Siamo arrivati alla fase di impatto dunque a come entra la racchetta nel colpo, come agisce la racchetta e come avviene la fase di spinta orizzontale e verticale.
La fase di ingresso nel colpo come detto, avviene in seguito alla pronazione, all’utilizzo del tappo ed alla caduta della testa della racchetta. In questa fase il braccio è disteso, il piatto corde è rivolto verso l’esterno il tappo è rivolto verso il campo, la testa della racchetta si trova più in basso rispetto al livello della mano e della pallina e ci apprestiamo ad eseguire l’impatto.
Tra la fase di ingresso nel colpo ed impatto la racchetta compie un’azione chiave. Ovvero passa dall’essere in posizione lineare rispetto al campo dunque col tappo verso la rete, all’essere proiettata verso il campo. Questa azione è una conseguenza del lavoro eseguito dalla mano; il tappo esegue la fase di ingresso nel colpo, entrando sino ad essere in linea con l’ombelico, per poi permettere l’azione della testa della racchetta che va ad entrare nella zona di impatto seguendo l’azione della mano che chiaramente porta con sé quella del piatto corde.
L’ingresso avviene con la testa della racchetta che arriva dal basso chiaramente, in seguito alla fase dia caduta e, chiaramente, perché noi stiamo analizzando un colpo di palleggio classico quindi con impatto ad altezza dell’anca, il colpo di costruzione base che permette di eseguire il palleggio ed è la base per andare poi avanti nel gioco e ricevere colpi per poter poi concludere l’azione.
Nell’immagine (contenuti video e foto presi dall’archivio progetto videotennis – sui dartfish tv di Danilo Pizzorno)
Si può vedere bene tutto il percorso della racchetta che va ad eseguire l’impatto. Si nota come avvenga la pronazione, la fase di caduta della testa, l’ingresso del tappo perfettamente allineato col centro del corpo, e la racchetta che si accinge ad andare all’impatto e porta dunque il piatto corde completamente rivolto verso la pallina ed il campo. Da notare le due azioni in simbiosi, della mano e del piatto corde.
Il palmo della mano si apre completamente per eseguire l’impatto e vediamo come da quel punto, con la distensione del braccio quasi completa, avvenga poi l’utilizzo della mano stessa nel colpo, con l’ingresso della testa che in questo frame, come si vede, è leggermente più arretrata perché sta per arrivare ad attaccare la palla.
In questo frame (fonte la stessa dell’immagine precedente)
Si vede come la racchetta sia rivolta verso il campo ed arrivi a colpire, rivolta verso il campo, allo stesso modo della mano. Inoltre si nota come le due siano sulla stessa linea di impatto, proprio in seguito ad un’azione perfetta, così da permettere la fase di spinta verticale ed orizzontale correttamente. Il braccio è completamente disteso, e l’impatto avviene poco più avanti del piede d’appoggio sx. Le due braccia in questa fase sono sulla stessa linea, sia braccio dx che sx, così come chiaramente le spalle, perché siamo nella fase immediatamente precedente a quella di spinta, in cui il braccio destro seguirà la pallina verso il campo, e l’arto non dominante seguirà questa rotazione del busto dunque portandosi indietro.
Altro aspetto chiave, il movimento del piede destro; si vede come abbia trasferito l’energia nel colpo che è stata creata all’inizio del movimento con la creazione di spazio in apertura, e grazie alla fase di appoggio, in neutrale stance, permette alla racchetta di agire e scaricare l’energia nel mentre che la racchetta esegua la sua azione che la porta alla fase di impatto. Per questo è fondamentale avere una base di appoggio stabile ed ampia, ed eseguire un movimento completo e che permetta la possibilità di creare energia ed accelerazione.
In questo frame siamo immediatamente dopo la fase di impatto, vediamo come la partita sia già uscita dal piatto corde, il braccio sia disteso verso il campo, entrando dentro la palla quindi attraversando il colpo in avanti creando la spinta orizzontale. Vediamo come le tre frecce indichino la testa e gli occhi chiaramente completamente focalizzati sull’impatto, la fase di spinta orizzontale della racchetta che si porta in avanti verso il campo, e la fase di spinta verticale, con l’azione della mano che porta la racchetta a dare rotazione e movimento finale.
Questa è la fase in cui avviene la spinta orizzontale, con l’azione della mano che va a chiudersi, si nota come il piatto corde e la mano stessa, chiaramente, guardino leggermente verso il campo, dopo aver eseguito la spinta orizzontale. Si può notare nel cerchio rosso, l’azione della mano tra la fase di impatto, spinta orizzontale, rivolta verso il campo, e poi l’inizio della fase di chiusura con fase verticale, ed il movimento che porta la testa della racchetta, in seguito all’azione della mano, che va a chiudersi completando il movimento.
Questo è il frame conclusivo del movimento, in cui si vede bene l’azione finale della racchetta, e , cerchiata in rosso, l’azione della mano, che porta alla chiusura del piatto corde, che passa dall’essere rivolto verso il campo, all’essere comunque rivolto verso il campo ma in seguito alla fase di rotazione della mano, ed essendo dunque orientata nel lato e verso opposto rispetto a quanto avviene durante l’impatto.
Il finale sarà con il gomito rivolto verso il campo, ed il dorso della mano, in chiusura di rotazione, rivolto verso l’orecchio sx.
Si vede come il corpo abbia scaricato energia, entrando nel colpo con la fase di attraversamento e spinta orizzontale, e si stia per affiancare al piede d’appoggio sx , avendo appunto, scaricato l’energia che aveva creato ad inizio del movimento e che ha lasciato andare durante l’esecuzione del colpo.
Oggi concludiamo l’analisi del dritto, abbiamo sfruttato i frame di questo video eseguito alla perfezione grazie a software di videoanalisi specifici, come detto presi dall’archivio dartifsh tv- progetto videotennis di Danilo Pizzorno, e sfruttando l’analisi tecnica con riferimenti e tools, eseguiti da me, lavorando sul video stesso.
Speriamo di aver chiarito qualche dubbio ed aver fornito un contenuto che possa essere interessante per l’esecuzione tecnica e biomeccanica corretta del dritto, restando, come detto nello scorso articolo, a disposizione per qualunque chiarimento o richiesta, o dubbio o qualunque altra cosa.
Potete contattarmi a redazione@tiebreaktennis.it o tramite il mio indirizzo email
In conclusione postiamo il video completo, anche in questo articolo in modo che, rivedendolo possano essere adesso completamente chiare tutte le fasi del dritto analizzate nel corso di queste settimane.
Appuntamento a settimana prossima
Giuseppe Abbate
Istruttore di tennis FIT – PTR – International coach MTMCA Next coach GPTCA level C
Specializzato in tecnica, biomeccanica e videoanalisi
Laureato in lingue e letterature straniere