Alla scoperta di: Lorenzo Musetti, giovane promessa con un tennis d’altri tempi

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Di Vezio Trifoni

Incontriamo il sedicenne Lorenzo Musetti, felicissimo, al termine della vittoriosa finale della 43^ edizione del Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze”.

Lorenzo, sei di Carrara, ma dove ti alleni e con chi?

Mi alleno a La Spezia. Sono stato inserito in un progetto con la Federazione grazie a Filippo Volandri. Il mio maestro da sempre è Simone Tartarini con cui mi alleno tre volte a settimana al Ct Spezia e tre volte a Tirrenia.

Giochi un tennis un pò d’altri tempi con rovescio a una mano e approcci a rete in back. Quali ritieni siano i tuoi colpi migliori e quali da migliorare?

Mi piace giocare il rovescio a una mano sia in top che in back dove sto migliorando. Rispetto allo scorso anno faccio meno fatica a rispondere alle palle pesanti. Il diritto è il mio miglior colpo, forse nel servizio devo avere delle percentuali più alte e mi devo irrobustire per tirarlo ancora più forte. Cerco di migliorarmi piano piano e sono convinto dei miei mezzi.

Come è nata la tua passione per il tennis?

Mio padre giocava a livello amatoriale e mi ha messo la racchetta in mano a cinque anni. Ero piuttosto bravo e presto mi hanno inserito nell’agonistica. Poi mi sono trasferito a Spezia dove tuttora gioco.

Che scuola stai frequentando?

Sto facendo il linguistico a Tirrenia.

Il tuo campione preferito?

Il mio idolo è Federer perchè rispecchia l’essenza del tennis, soprattutto per la sua eleganza, anche se il suo modo di giocare è diverso dal mio. Come dice il mio maestro devo cercare sempre di attaccare la rete e stare più dentro il campo.

Approfittiamo della presenza del padre di Musetti per rivolgere anche a lui una domanda.

Lorenzo è seguito da sempre da Simone Tartarini, non ha mai pensato di cambiare maestro?

Penso che sia giusto scegliere un maestro e continuare con lui. Simone conosce molto bene Lorenzo e cerca sempre di proporre le migliori soluzioni per crescerlo. Insieme a lui Lorenzo va tre volte a settimana a Tirrenia per cercare di fare il salto di qualità. La passione non gli manca e sono sicuro che grazie all’amicizia e ai sacrifici potrà fare bene.

Al Ct Firenze è ovviamente presente anche il maestro Simone Tartarini.

Simone, è difficile allenare Lorenzo?

Lorenzo è un ragazzo che ha tanta voglia e che si applica. Fin da piccolo veniva tutti i giorni al Ct Spezia per allenarsi e stare insieme agli altri ragazzi. Ha un bel carattere e gli piace girare. Vuole migliorare e questo è possibile solo allenandosi duramente. Il nostro rapporto è duraturo perchè non si basa solo sul tennis ma riusciamo a confrontarci anche su altri argomenti.