Alla scoperta di: Jessica Bertoldo, doppista che sogna da singolarista

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Di Adamo Recchia

Abbiamo incontrato Jessica Bertoldo, classe 1992, giocatrice che si allena a Torino con lo staff del Momy Sport di Rivalta. Jessica è una specialista del doppio in coppia con la collega e amica Sara Marcionni con cui ha già ottenuto ottimi risultati. Obiettivo stagionale di Sara è raggiungere un ranking in singolare intorno al n.900. Traspare dalle sue risposte un entusiasmo quasi contagioso.

Jessica, come hai scoperto il tennis?

Grazie ai miei genitori che erano soliti giocare. Nonostante ciò, non ero attratta da questo sport, anzi odiavo proprio il campo da tennis. Mi bastava un pallone da calcio per essere felice. Un giorno mi obbligarono a provare e da quel momento l’odio si trasformò in amore.

Pensi che il tennis possa diventare la tua professione?

Ho sempre pensato che quando si ha la fortuna di abbinare passione e lavoro si è molto fortunati. Magari un giorno, chi lo sa, mi concentrerò esclusivamente sul tennis sperando di realizzare il sogno che ho sempre avuto: aprire un mio circolo.  

Quando hai deciso di tentare l’avventura nel tennis professionistico?

Conoscendo la mia socia di doppio Sara Marcionni. Dopo anni passati a disputare solo tornei open vicino a casa, due anni fa mi chiese di fare il doppio al 25.000$ di Beinasco. Giocammo un doppio pazzesco e quell’episodio mi diede la carica giusta per lanciarmi in quest’avventura. 

Qual è stata finora la vittoria che ricordi con più piacere?

Non posso ancora dire di aver vinto contro giocatrici di un certo livello, ma l’emozione più grande è stata quando ho vinto il mio primo incontro in un tabellone principale in un 10.000$ a Rabat in Marocco. Venivo da un infortunio ma ho deciso di partire ugualmente. Ero sotto 62 32 con una ragazza che aveva ranking e sono riuscita a portare la partita a casa al terzo set. Inoltre ho fatto finale in doppio a quel torneo. Diciamo che è stata una bella settimana, piena di emozioni. 

Il tuo obiettivo stagionale?

L’obiettivo di quest’anno è ottenere un ranking in singolare e provare ad arrivare intorno alla posizione n.900. Ho avuto ranking in doppio con una finale in un 10.000$ in Marocco e i quarti in un 25.000$ a Torino sempre insieme a Sara Marcionni, con cui siamo state anche vice campionesse italiane di doppio due anni fa. Un piccolo sogno sarebbe anche qualificarmi in singolo alle prequali degli Internazionali d’Italia a Roma, esperienza favolosa che ho vissuto lo scorso anno in doppio. Sarei felice di viverla anche in singolare. Comunque non mi pongo limiti per il futuro, voglio dare il massimo ogni giorno e cercare di spingermi più in su possibile.

Quali colpi devi migliorare e quali sono quelli in cui te la cavi meglio?

Stiamo lavorando molto per perfezionare i colpi d’inizio scambio, servizio e risposta. Sono fondamentali per poter giocare ad alto livello. Negli ultimi due anni sono migliorata molto nel gioco al volo e fisicamente, di rovescio sento di poter giocare ad ottimi livelli, nel diritto mi impegno ogni giorno per raggiungere le stesse sensazioni

Dove ti alleni e da chi è composto il tuo team?

Mi alleno presso il Momy Sport Village di Rivalta e il mio team è composto da coach Yari Intimo, dal praparatore fisico Massimiliano Coviello e dal fisioterapista Edoardo Gaddo. All’interno del circolo mi sento a casa e tutti cercano di darmi una mano per ottenere il massimo. Avere al proprio fianco persone positive è fondamentale per lavorare al meglio.   

Qual è la tua superficie preferita?

Mi esprimo meglio sulla terra rossa dove ho più tempo per organizzarmi, ma non mi dispiace neanche giocare sul veloce.

A quale giocatrice ti ispiri di più?

Apprezzo di più vedere giocare gli uomini, tra i quali preferisco Monfils. Tra le donne Serena. Per migliorarmi cerco di osservare giocatrici alte con leve lunghe, come la Plyskova, per imparare a muovermi nel migliore dei modi.