Alla scoperta di: Federica Arcidiacono

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Di Adamo Recchia

 

Abbiamo scambiato due parole con Federica Arcidiacono, ventiquattrenne tennista lombarda, attualmente n.610 del ranking WTA.

 

Quando hai avuto il primo approccio con il tennis?

Quando avevo 8 anni ho iniziato a giocare per divertimento a tennis vicino casa, intanto facevo anche altri sport, nuoto e arti marziali.

 

Quando hai capito che per te il tennis poteva diventare una professione?

Il tennis è diventato parte fondamentale della mia vita quando ho iniziato a giocarlo a livello agonistico, ma che potesse diventare una professione l’ho capito iniziando a giocare i primi tornei internazionali, con la voglia di prendere i primi punti e di poter scalare la classifica. Da allora dedico la mia vita a questo obiettivo.

 

Quale ranking pensi di poter raggiungere?

Non mi sono prefissata un obiettivo di ranking. Cerco di dare sempre il  massimo e fare tutto al meglio per migliorare ogni giorno. Penso che darsi un preciso obiettivo di classifica possa essere allo stesso tempo anche un limite.

 

Che obiettivi ti poni per il 2018?

Per il 2018 vorrei riuscire a rendere il mio gioco più aggressivo e competere in tornei di categoria maggiore e, perché no, provare a giocare le qualificazioni in qualche torneo WTA.

 

Quale vittoria ricordi con maggior piacere?

La vittoria più bella è stata quest’anno a un 15.000$ in Tunisia. Giocavo contro Isabella Shinikova, n.130 mondiale. Era già una bella soddisfazione giocare contro una giocatrice così forte. Sono entrata in campo determinata e concentrata. Avevo studiato l’avversaria e sapevo come dovevo giocare. Ho lottato ogni punto e alla fine ho vinto 6-2 al terzo. È stata una grande vittoria soprattutto a livello mentale, per averci creduto dall’inizio alla fine.

 

Quale è il tuo colpo migliore e su quale pensi di poter migliorare?

Il mio colpo più forte è il rovescio. È il colpo che mi viene più naturale. Devo sicuramente migliorare nel servizio per prendere subito in mano le redini del gioco.    

 

Qual’è la tua superficie preferita?

Prediligo la terra rossa. Mi piace scivolare e far saltare la palla. Ma sto cercando di migliorarmi anche sul veloce.

 

Dove ti alleni e chi fa parte del tuo staff?

Mi alleno a Cesano Maderno. Sono affiancata dai maestri Manuel Cadeddu e Andrea Casse. Ho un gran rapporto con loro, sono cinque anni che lavoriamo insieme. Per la parte atletica mi segue Giorgio Roveda.