Alla scoperta di: Alessandro Coppini

0
487
Di Roberto Ramazzotti
 
Facciamo due chiacchiere con un giovane tennista di belle speranze, Alessandro Coppini, 19 anni, tesserato per il T.C. Crema, attuale classifica FIT 2.4, che diventerà 2.2 dal prossimo anno.
 
Ciao Alessandro, facciamo un bilancio della tua stagione. Qual è stato il tuo miglior risultato del 2017?

Sicuramente il miglior risultato del 2017 è stato potermi guadagnare attraverso una serie di prequalificazioni la wild card per il main draw del Challenger di Como dello scorso agosto.


Qual è il match della tua carriera che ricordi con più soddisfazione?

Quest’anno con la scuola e la maturità non ho potuto fare attività nei Futures, ci sono tanti match di cui sono molto soddisfatto, soprattutto alcune finali di tornei Open che ho vinto, ad esempio un Open di Trissino (VI), oppure la qualificazione al Foro Italico conquistata al Quanta Sport Village di Milano.
Anche una finale a Sirmione dove ho battuto tutti avversari con più esperienza e più quotati in classifica rispetto alla mia.
Un match più recente dove ho provato una fantastica soddisfazione è stata una partita di Serie A1 contro il Parioli.


Quali sono i tuoi programmi e obbiettivi per il 2018?

Per il 2018 i miei programmi sono di incominciare l’attività dei tornei Futures, cercare di fare più partite possibili in ogni torneo per prendere consapevolezza e entrare in classifica ATP.
Il mio obiettivo principale è lavorare a livello tattico, mentale e soprattutto fisico su alcune specifiche situazioni in campo.


Dove ti stai allenando attualmente e con chi? Quante ore al giorno ti alleni?

Mi sto allenando da qualche mese allo sporting Milano 3 con Stefano Parini e Stefano Pescosolido.
Mi alleno tutti i giorni intensamente, dalla mattina al tardo pomeriggio sia a livello atletico che fisico.


A quale giocatore ti ispiri maggiormente?

Il mio idolo è Andy Murray, come giocatore però mi ispiro a Grigor Dimitrov.


Quali sono i tuoi colpi migliori e su quali pensi di dover migliorare?
 
I miei colpi migliori sono il servizio e il diritto. Devo migliorare sulla risposta al servizio e sulla tecnica di ricerca della palla.


Su quale superficie dai il meglio di te?

Sono nato sul cemento, ma in questi anni sto giocando solo su terra battuta. Penso di cavarmela in entrambe le superfici.
 

Cosa pensi delle nuove regole viste alle ATP Next Gen Finals? Quale secondo te verrà attuata per prima nel circuito ATP? 
 
Penso che alcune mi piacciono e altre un po’ meno, probabilmente lo ”shot clock’’ sarà quella che attueranno prima.


Raccontaci il tuo sogno proibito (tennisticamente parlando)

Vorrei poter vivere di questo sport e arrivare molto in alto, il mio cammino da professionista vero e proprio inizia quest’anno dato che gioco da 6 anni e solo quest anno inizio un attività importante come quella dei Futures.
Spero di migliorare partita dopo partita e salire sempre di più di consapevolezza e di classifica.
 
Grazie Alessandro e in bocca al lupo per la tua carriera!