Wimbledon, day 12: RoboNole è tornato, Djokovic supera Nadal 10-8 al quinto e conquista la finale

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Da Wimbledon, Alessandro Terziani

RoboNole è tornato. Novak Djokovic supera Rafa Nadal nella loro sfida n.52 al termine della migliore partita dell’anno e conquista la sua quinta finale a Wimbledon, dove conta già tre successi. I 15.000 del Centre Court hanno assistito a 5 ore e 15 minuti di tennis di altissimo livello spalmato in due giorni, tre set ieri e gli ultimi due oggi.

La partita era stata interrotta alle 23,02 locali, come vuole l’anacronistica regola del Comune di Wimbledon, con Djokovic avanti due set a uno. Si è ripresa alle 13 odierne sotto il tetto, nonostante la splendida giornata di sole, poiché la partita doveva proseguire indoor così come era iniziata.

Il quarto set non è stato della stessa intensità delle tre frazioni di gioco di ieri, si è visto gran tennis solo a sprazzi. Nadal è stato più cinico mettendo a segno due palle break su tre, Djokovic ne ha sprecate ben cinque su sei. Inevitabile che il set prendesse la via della Spagna.

Nel terzo set i due giocatori hanno tenuto con facilità il servizio fino al 4-3 quando Djokovic non ha sfruttato una palla break che lo avrebbe portato a servire per il match. Sul 4-4 due le chance non capitalizzate da Nadal. La partita vive il momento migliore con scambi vibranti che infiammano il pubblico. Sul 7-7 il maiorchino sembra avere in pugno la partita, ma il serbo è bravo ad annullargli tre palle break. Sull’8-7 Nadal con un coraggioso e magistrale drop annulla un primo match point a Dkokovic. Sul 9-8 è 0-40 per il serbo. Grazie a un diritto largo di Nadal, a Djokovic è sufficiente il primo match point per tornare in una finale Slam dopo 22 lunghi mesi, quando perse da Wawrinka agli US Open 2016. Il serbo, nonostante il giorno in meno di riposo, sarà il grande favorito della finale di domani contro Anderson.

Se ieri avevamo invocato il tie break al quinto set, e Anderson con noi, dopo 6 ore e 35 minuti della prima semifinale così povera tennisticamente, fatta solo di gran servizi e poco più, oggi ci dobbiamo ricredere. Proprio i giochi dal 6-6 in avanti sono stati quelli dove Nadal e Djokovic hanno espresso il loro migliore livello. Un concentrato di scambi a tutto campo ed emozioni, uno spettacolo che nessuno avrebbe voluto terminasse mai. Quindi il problema gira intorno alla qualità dei protagonisti, se gli attori sono i migliori in circolazione la qualità della rappresentazione ne sarà la diretta conseguenza, indipendentemente dalla durata dello spettacolo.

Il ritorno del miglior Djokovic è manna dal cielo per gli appassionati che ritrovano uno dei Fab Four in grado di contrastare quello che è stato il duopolio Federer-Nadal in questo biennio. Il tennis, un po’ come tutti gli sport individuali, vive sulle grandi rivalità. In attesa della tanto decantata Next Gen teniamoci stretti questi tre campioni.

(12) Novak Djokovic b. (2) Rafael Nadal 64 36 76(9) 36 108