Per la rubrica “Il Museo del Tennis” oggi vi presentiamo la mitica “The Natural”, una racchetta che ha fatto la storia per la sua impugnatura doppia
THE NATURAL – Avete mai visto un rabdomante in azione mentre con la sua bacchetta a forma di Y è alla ricerca di acqua o metalli?
Ebbene è questa l’immagine che mi è venuta in mentre quando ho avuto per la prima volta tra le mani la “The Natural”, ultimo esempio di racchetta con doppia impugnatura portata alla notorietà nel 2009 dai fratelli Battistone.
Brian e Dann hanno calcato per qualche anno il circuito minore sia in coppia che in singolare con risultati modesti (Brian ha avuto un best ranking 88 in doppio e 853 in singolare, Dann best ranking 177 in doppio) ed erano famosi sia per l’utilizzo di questa particolare racchetta, sia per il loro servizio in salto stile volley.
Nell’estate del 2009 i due americani sbarcarono anche in Italia per disputare alcuni tornei ITF, in compagnia del loro coach Lionel Burt, un canadese trapiantato in California che, guarda caso, è l’inventore della racchetta “The Natural”.
In un’intervista dell’epoca i due fratelli raccontano l’origine dell’attrezzo: «Anni fa Lionel ha avuto problemi fisici perché aveva sempre praticato sport usando principalmente la parte destra del corpo, così cominciò a giocare a tennis passandosi la racchetta da una mano all’altra ma la cosa non gli dava poi un gran sollievo e si mise a cercare un’altra soluzione. In questo modo venne fuori la racchetta a due manici».
Burt convinse Brian a usarla durante un allenamento a Los Angeles e quest’ultimo, a sua volta, spinse suo fratello Dann a provarla. Risultato, la “The Natural” è stata adottata dai due californiani. «Possiamo praticamente usare sempre il dritto, diamo un maggiore spin ai colpi, una diversa velocità alla pallina; immaginate se la usassero anche i grandissimi, quelli dai dritti devastanti, chissà cosa potrebbe accadere; pensate a Rafael Nadal che tira il dritto da entrambi i lati del campo… come farebbe Roger Federer?».
Diciamo subito che la racchetta non ha avuto molta fortuna, l’utilizzo non è così facile come viene prospettato. È uno dei tanti esperimenti che ha prodotto una racchetta più da mostra che da gioco.
Le domande più ricorrenti che mi sono sentito rivolgere riguardo a questo modello sono: Una racchetta a due manici è regolare? Si, è stata approvata dalla Federazione internazionale di tennis.
Come ci si può giocare? In teoria la racchetta offre una miriade di opportunità di gioco. Si può usare come una racchetta classica, si può impugnare a due mani sia di dritto che di rovescio, se la si può passare da una mano all’altra per effettuare due dritti (pensate alle persone ambidestre).
Perché le due impugnature sono fissate ad angolo? Come per tutti gli altri modelli non tradizionali, la spiegazione è una sola: ergonomia. Si cerca di posizionare la mano, il gomito e il braccio nella posizione di potenza ottimale con ridotto rischio di lesioni legate allo stress alle articolazioni per consentire al giocatore di colpire la palla in vari punti di contatto, massimizzando la potenza, il travestimento, la portata e lo spin.
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