Nicolas Almagro, il Godot del tennis

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Nicolas Almagro
Nella foto Nicolas Almagro, 35 anni / foto @Adelchi Fioriti

Un articolo che ci porta alla scoperta di Nicolas Almagro, murciano classe ’85, che si è ritirato dal circuito nell’aprile del 2019.

Per riassumere cosa abbia rappresentato Nicolas Almagro nel panorama mondiale potrebbe essere opportuno – forse – scomodare l’opera teatrale di Samuel Beckett: Aspettando Godot. Nell’opera dello scrittore irlandese il personaggio principale non arriva mai e poco viene fatto perché ciò avvenga.

Per questo Nicolas Almagro è stato per certi versi il Godot del tennis mondiale; un personaggio molto atteso, che avrebbe potuto fare moltissimo e che, invece, ha finito per ottenere meno di quanto in molti avevano pronosticato per lui. Le sue qualità estetiche erano indubbie, il pizzico di geniale follia non gli è mai mancato così come, purtroppo, anche una lunga lista di infortuni che lo hanno debilitato – e perseguitato – a partire da metà 2014 in poi.

Sfogliando la videoteca del tennis emerge come il murciano verrà ricordato per quel diritto potente ed efficace (definito da lui stesso il suo miglior colpo) e per il rovescio ad una mano in grado di manovrare il gioco a piacimento. Anche il servizio era di livello, cosa non comunissima per gli spagnoli del tempo. Un giocatore tutto sommato atipico per essere iberico e con caratteristiche adatte, in teoria, per giocare con destrezza anche su superfici veloci.

Ma la carriera di Nicolas Almagro si tinge completamente del color rosso mattone della terra, la sua superficie preferita che, generosa, ha ricambiato con 13 titoli ATP e 10 finali. Nella sua personale bacheca ha fatto spazio al primo trofeo vinto in carriera nel 2006 a Valencia e, a seguito della collezione dei 13 titoli ATP già citati, aveva ancora un angolo scoperto per permettere di ospitare l’ultimo sigillo, quello vinto nel 2016 ad Estoril.

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Nicolas Almagro al Foro Italico nel 2010 dove uscirà al secondo turno sconfitto 7-5 7-6(3) da Ivan Ljubicic / foto @Adelchi Fioriti

Negli Slam i risultati sono buoni, soprattutto quelli arrivati nella terra rossa parigina del Roland Garros, grazie alle tre partecipazioni ai quarti di finale raggiunti nel 2008, 2010 e 2012. La Coppa Davis invece è stata una Chimera poiché, quando ha avuto occasione di giocarla da protagonista nel 2012 nella finale di Praga contro la Repubblica Ceca di Radek Stepanek e Tomas Berdych (leggi il profilo sul giocatore ceco), è uscito sconfitto in entrambi gli incontri di singolare, incluso quello decisivo nel secondo match della domenica contro Stepanek.

LE GRANDI SFIDE – Essendo un classe ’85 le sue battaglie più ricorrenti non potevano che essere con Rafa Nadal e David Ferrer. Contro Nadal, ad esempio, è riuscito a vincere solo una volta – a Barcellona nel 2014 – nei sedici incontri giocati, proprio prima che iniziasse il calvario degli infortuni.

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foto @Adelchi Fioriti

La sua vittima preferita è stata senza dubbio Tommy Robredo, contro il quale ha collezionato 8 vittorie su 9 incontri. Se vengono invece considerate le vittorie contro un numero 1 del mondo, allora Juan Carlos Ferrero è stato senza dubbio il suo bersaglio prediletto, grazie ai quattro successi in altrettante occasioni.

Come detto, chi ha aspettato Almagro ha dovuto aspettare a lungo, anche se il talentoso Murciano ha comunque raggiunto il best ranking nel 2011, posizionandosi alla casella numero 9 della classifica mondiale. Quello che ha fatto Nico è forse risultato un po’ poco, soprattutto considerando quello che avrebbe potuto fare con i mezzi tecnici che ha avuto a disposizione, ma nel complesso è stata una carriera di ottimo livello.

ALMAGRO ATP PROFILE – I TITOLI VINTI IN CARRIERA