Day 8: la Konta supera la Halep e incorona la Pliskova, Venus e la Past Gen che avanza, in semifinale anche Muguruza e la sorprendente Rybarikova

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Da Wimbledon, Alessandro Terziani

 

Johanna Konta supera Simona Halep in tre set tirati e conquista la semifinale di Wimbledon, prima giocatrice britannica dai tempi di Virginia Wade nel 1978. Svanisce il sogno di Simona Halep di diventare la nuova regina mondiale. Karolina Pliskova, dal divano di casa, da lunedì 17 luglio sarà la 23esima numero uno della classifica WTA dall’introduzione del ranking computerizzato. Ancora una delusione per la giocatrice rumena che si ferma sempre a un passo dal traguardo, dopo le sfortunate finali al Roland Garros di quest’anno e del 2014.

 

Parte bene la Halep portandosi sul 4-1 ma non ha fatto i conti con la reazione della Konta che recupera lo svantaggio e costringe la rumena al tie-break. La Halep lo gioca in modo perfetto conquistando il primo set. La britannica è più propositiva ma la formichina rumena non sbaglia praticamente nulla.

 

Secondo set all’insegna dell’equilibrio. E’ comunque sempre la Konta a fare gioco, la Halep alza il muro e rimette l’impossibile. Si segue l’ordine dei servizi fino al tie-break. Questa volta la spunta la britannica che sfrutta il primo set point sul 6-5.

 

La Konta continua a comandare gli scambi e questo, soprattutto sull’erba, alla lunga paga. Sul 2-2 piazza il break che difenderà con i denti fino alla fine. La giocatrice va a servire per il match sul 6-5 in un Centre Court trasformatosi in uno stadio di calcio. Un rovescio in rete della Halep la spinge in semifinale dopo 2 ore e 38 minuti.

 

Konta b. Halep 67(2) 76(5) 64

 

 

Williams, 37 anni suonati, la più illustre delle rappresentanti della Past Gen con i suoi cinque Wimbledon (ai quali vanno aggiunti due US Open), rimanda a settembre Jelena Ostapenko, 20 anni, campionessa del Roland Garros e capofila della Next Gen. La statunitense conferma la semifinale dello scorso anno (sconfitta dalla Kerber). La Ostapenko si consola con il suo migliore risultato a Wimbledon dove non era mai andata oltre il secondo turno.

 

Non si improvvisa il tennis sull’erba. Troppo superiore l’attitudine ai prati della più anziana delle Williams. La differenza l’hanno fatta i colpi d’avvio, servizio e risposta, con i quali Venus ha quasi sempre preso il pallino del gioco. Jelena (tutti quelli del suo team la chiamano Alona) si è poi trovata molto in difficoltà con il rovescio bimane sulle traiettorie basse e veloci dei colpi della statunitense.

 

Si gioca sotto il tetto del Centre Court. La Williams si è portata subito avanti 3-0 con un break che conserverà facilmente fino alla conquista del primo set. Venus ha un solo attimo di flessione sul 3-1 del secondo set quando subisce una serie di tre giochi consecutivi. La statunitense soffre ma gioca meglio i punti importanti e riesce a chiudere a proprio favore anche il secondo set.

 

V.Williams b. Ostapenko 63 75

 

 

Garbine Muguruza, finalista qui nel 2015, sembra aver ritrovato sui prati londinesi quella condizione che da tempo pareva smarrita. Oggi, sul Court 1, ha liquidato in due set un avversario ostico come l’esperta Kutznetsova, vincitrice di due Slam (US Open 2004, Roland Garros 2009).  

 

La partita è stata molto equilibrata dove i servizi l’hanno fatta da padrone. Più brava la giocatrice spagnola a sfruttare due delle tre occasioni per il break, uno a set, che le hanno portato in dote l’incontro. La giocatrice russa ha avuto anch’essa tre occasioni per strappare il servizio alla Muguruza ma non le ha colte. Piccoli dettagli che hanno fatto la differenza.

 

Muguruza b. Kuznetsova 63 64

 

Nel quarto di finale meno nobile si affrontano la slovacca Magadalena Rybarikova (n.87) e Coco Vandeweghe (n.25). Iniziata all’aperto sul Court 1, la partita è stata sospesa per pioggia sul 6-3 2-2 per la slovacca. Si prosegue indoor, dopo oltre tre ore, sul Centre Court dopo l’incontro tra Halep e Konta. A sopresa accede alla semifinale Magdalena Rybaricova che, da numero 87 del mondo quale era fino ad oggi pomeriggio, si impone con un doppio 6-3 sulla più quotata Coco Vandeweghe. La tennista slovacca ha perso il suo servizio solamente ad inizio secondo set, ma ha saputo rifarsi riportandosi avanti fino ad ottenere ben quattro match point. Qualche patema in chiusura, ma alla fine il quarto è quello decisivo e gli vale in un colpo solo la semifinale Slam contro la Muguruza e la posizione numero 33 del ranking, a 2 caselle dal suo personal best. 

 

Rybarikova – Vandeweghe 63 63