Da Roma, Alessandro Terziani
Per un’ora Fabio Fognini gioca un tennis da favola e vince il primo set, poi è un monologo di Nadal che conquista la semifinale. Semifinale che a Roma non vede protagonista un azzurro ormai da 11 anni, traguardo raggiunto nel 2007 da Filippo Volandri che si tolse lo sfizio di superare Roger Federer negli ottavi.
Si respirava l’atmosfera delle grandi occasioni in un Centrale stracolmo. I due avversari non tradivano le attese con scambi da subito intensi e spettacolari. Fognini in costante ricerca di rubare il tempo all’avversario per prendere il comando dello scambio. Nadal aggressivo come al solito e autore di incredibili recuperi. Sull’1-1 una volée di rovescio di Fognini, che poteva dargli una palla break, esce di un nulla. Nel gioco successivo è invece palla break per Nadal che sfrutta immediatamente una facile volée di diritto del ligure non chiusa. Partita molto equilibrata ma 4-1 per il maiorchino. La differenza tra i due in un paio di volée errate. Da questo momento è Fognini Show. Cinque giochi consecutivi, farciti di vincenti da tutte le posizioni, annichiliscono Nadal. Sul 2-4 arriva il primo break alla quarta chance. Sul 4-4 il definitivo sorpasso dell’azzurro con un secondo break al termine di un lungo e intenso scambio. Allo scoccare dell’ora il primo set è di Fognini.
La rimonta di Fognini chiede subito il conto in termini di stanchezza fisica e mentale. Un piccolo calo di intensità a inizio set del ligure e subito Nadal ne approfitta. E’ break per Nadal che vola sul 3-0. L’azzurro perde quel mezzo metro di campo che gli è fatale. Lo spagnolo inizia a manovrare gli scambi che diventano sempre più lunghi e costringono Fognini a spendersi su improbabili rincorse. Sul 4-1 arriva anche il secondo break che di fatto consegna il set a Nadal.
Parte subito bene al servizio Fognini nel terzo set. La speranza è di assistere all’andamento della partita con Thiem, quando l’azzurro si riliassò nel secondo set per riprendere a giocare il suo miglior tennis nel terzo. La speranza diventa subito illusione sotto forma di una striscia di 12 punti consecutivi a favore di Nadal. Una pietra tombale sulla partita. Fognini riesce a tenersi in scia fino al 2-3. Poi cede di schianto. Le gambe non girano più e gli errori sovrastano in numero i vincenti. Dopo 2 ore e 13 minuti è tutto finito.
A Fognini va tributato solo un applauso. Ha giocato uno dei migliori set in carriera contro un fenomeno come Nadal che ne aveva persi solo due da Thiem degli ultimi 56 disputati sulla terra. Ha raggiunto per la prima volta i quarti a Roma. Ha battuto due top player come Monfils e, soprattutto, Thiem. In attesa dei giovani azzurri (Berrettini, Sonego, Baldi) che stanno crescendo, teniamoci stetto Fabio Fognini.
Rafa Nadal si conferma il favorito assoluto di questo torneo. Forse solo lo Zverev ammirato nella finale di Madrid potrebbe impensierirlo. Ma il campione spagnolo vuole ferocemente il titolo romano per tornare nuovamente sul trono mondiale, spodestato per una settimana da Roger Federer.
Un Fognini sorridente si presenta in conferenza stampa. “Non mi aspettavo di disputare un torneo così. Vada via da Roma molto soddisfatto“. Sulla partita di oggi: “Ho portato Nadal al limite, l’ho costretto ad alzare il livello di gioco. E’ il giocatore più forte della storia sulla terra, ci gioca da sfavorito anche Federer, figuriamoci io.” Molto polemico sull’organizzazione: “Mi hanno messo in campo a mezzogiorno contro Nadal, perferisco non commentare per non dire cose troppo pesanti. Mi sono dovuto alzare molto presto, per fortuna stanotte mio figlio Federico non ha dormito con me e ho potuto riposare“.
(1) Nadal b. Fognini 4-6 6-1 6-2