Da Roma, Alessandro Terziani
“Vacanza! Da domani sono in vacanza!” ha urlato Roberta Vinci al termine dell’ultima partita della sua lunga e prestigiosa carriera. Un addio sul campo, in mezzo alla sua gente. Un incredibile bagno di folla. Nel Pietrangeli colmo non entrava più uno spillo. Cori, striscioni, applausi. Un tributo lungo 1 ora e 35 minuti, tanto è durata la partita contro la Krunic, per una giocatrice amata da tutti per il gioco “vintage” e la spontaneità.
Il palmares della Vinci in 21 anni di professionismo è impressionante: 10 tornei vinti in singolare, 1 finale Slam agli US Open, n.7 nel ranking mondiale nel 2016, 25 tornei vinti in doppio dei quali 5 Slam in coppia con Sara Errani con la conquista del Career Grand Slam, bel 110 settimane n.1 mondiale in doppio, 4 Fed Cup vinte con l’Italia.
Significative ma sempre aride statistiche che non riescono a misurare le emozioni che ci ha regalato la giocatrice tarantina. Come non ricordare quell’11 settembre 2015 quando nella semifinale degli US Open superò in rimonta l’imbattibile Serena Williams? Un successo storico che ha fatto venire la pelle d’oca a chi c’era e alle migliaia di telespettatori da casa.
La Vinci è riuscita a incantarci anche oggi quando ha vinto nettamente il primo set con la Krunic, forse più emozionata dell’azzurra. Poi la croata ha sciolto il braccio e non c’è stata più partita. “Sono contenta anche se ho perso – ha dichiarato piangendo la Vinci – mi sono goduta questa giornata. Ringrazio tutti, ma non ce la facevo proprio più”. Una lacrimuccia sulla guancia è scesa a tanti durante il filmato da brividi che in due minuti ha fatto rivivere i momenti più belli della carriera dell’azzurra.
Ci mancherai Roberta, in questo mondo di Super Woman, tu e il tuo gioco d’altri tempi.
(wc) Roberta Vinci c. (LL) Aleksandra Krunic 2-6 6-0 6-3