di Adelchi Fioriti
La terza giornata degli Australian Open ha visto assottigliarsi ulteriormente la pattuglia azzurra presente al torneo. Il forte vento presente su Melbourne per tutta la giornata ha portato via con sé sia Jannik Sinner che Matteo Berrettini, prima testa di serie ‘pesante’ ad essere eliminata dal torneo. L’altoatesino ha subito il tennis e l’esperienza di Marton Fucsovics perdendo nettamente in tre set (6-4 6-4 6-3 il risultato) mentre Matteo è rimasto in campo quasi 3 ore e mezza, recuperando due set a Tennys Sandgren, suo avversario quest’oggi, ma poi perdendo al quinto quando si pensava che avesse ormai la vittoria in pugno. Fucsovics e Sandgren, due che proprio in Australia hanno ottenuto le migliori soddisfazioni Slam (ottavi il primo e quarti il secondo, entrambi nel 2018) e che confermano il buon feeling con il primo Major stagionale.
Per Sinner è stato soprattutto un discorso di esperienza; a nostro avviso non è riuscito a gestire le condizioni atmosferiche anomale perdendo così di vista la gestione del match e dell’avversario, che nel corso della partita ha sapientemente variato la velocità dei suoi colpi. Lo ha ammesso lo stesso giocatore nelle interviste post match: “Ha giocato meglio di me, io devo ancora imparare. Il vento mi ha dato fastidio, la palla mi è scappata spesso in lunghezza” aggiungendo che “Giocare una palla diversa è qualcosa che sto ancora imparando”. 16 vincenti a fronte di 47 errori gratuiti dell’azzurro riassumono abbastanza bene il match.
Fa più male la sconfitta di Matteo Berrettini. Sandgren è comunque un buon giocatore che si trova a suo agio a queste latitudini ma Matteo ha confermato di non essere al meglio, forse per gli acciacchi alla caviglia palesati già all’esordio contro Harris. Sotto di due set, Matteo ha annullato una palla break sul 3 pari del terzo set e da quel momento il match è ‘girato’ a favore dell’azzurro che, reagendo di carattere, ha trascinato la contesa al quinto. L’avversario ha perso campo e sicurezza tanto che si è arrivati con Matteo avanti nel quinto set 4-3 0-40 sul servizio dell’avversario. Lì non è riuscito a chiudere il match, anche a causa della ritrovata aggressività dell’americano che, sul 5 pari, ha addirittura trovato il break chiudendo poi parziale per 7-5. Altro ‘scalpo’ importante per Sandgren che, dopo Wawrinka, Thiem e Fognini, manda ko un top 10 per la quarta volta.
Dulcis in fundo è arrivata la vittoria sofferta, ma pur sempre vittoria, di Fabio Fognini opposto all’australiano Jordan Thompson che si è arreso dopo 4 ore e 5 minuti di lotta. Rispetto all’incontro del primo turno, stavolta a rischiare la beffa al quinto è stato l’azzurro, avanti due set a zero e poi ripreso dall’australiano, capace, nel quinto set, di annullare ben quattro match point all’azzurro sul 5-4 e sul 6-5. Il super tie break è stato dominato dal ligure per 10 punti a 4. Risultato finale 7-6(4) 6-1 3-6 4-6 7-6(4) che permette a Fabio di avanzare al terzo turno a Melbourne per la quarta volta in carriera. Troverà sulla sua strada l’argentino Guido Pella, giocatore molto ostico contro il quale ha un bilancio di una vittoria e due sconfitte. Ma con un Fognini così il pronostico è sempre aperto, nel bene e nel male.
Risultati secondo turno:
T. Sandgren b. [8] M. Berrettini 7-6(7) 6-4 4-6 2-6 7-5
S. Querrey b. R. Berankis 7-6(2) 4-6 6-4 6-2
[22] G. Pella b. G. Barrere 6-1 6-4 3-6 6-3
[12] F. Fognini b. J. Thompson 7-6(4) 6-1 3-6 4-6 7-6(4)
M. Fucsovics b. J. Sinner 6-4 6-4 6-3
T. Paul b. [18] G. Dimitrov 6-4 7-6(6) 3-6 6-7(3) 7-6(10-3)
J. Millman b. [31] H. Hurkacz 6-4 7-5 6-3
[3] R. Federer b. F. Krajinovic 6-1 6-4 6-1
[6] S. Tsitsipas b. P. Kohlschreiber W/O
[32] M. Raonic b. C. Garin 6-3 6-4 6-2
M. Cilic b. [21] B. Paire 6-2 6-7(6) 3-6 6-1 7-6(3)
[9] R. Bautista Agut b. [WC] M. Mmoh 5-7 6- 6-4 6-1
[14] D. Schwartzman b. A. Davidovich Fokina 6-1 6-4 6-2
[24] D. Lajovic b. [WC] M. Polmans 6-2 6-4 6-3
Y. Nishioka b. [30] D. Evans 6-4 6-3 6-4
[2] N. Djokovic b. [WC] T. Ito 6-1 6-4 6-2