Chiamiamolo Monte Rafa, Nadal morde per l’undicesima volta il trofeo di Monte Carlo

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Di Alessandro Terziani – Foto Realis

Qualcuno scherzosamente, dopo l’undicesimo trionfo monegasco di Nadal, ha proposto di ridenominare il torneo di Monte Carlo in Monte Rafa. Il campione spagnolo è davvero imbattibile, non solo nel Principato dove ha un record di 68 vittorie in 72 incontri, ma sulla terra in generale dove ha vinto gli ultimi 36 set giocati. Tra il 2017 e questo inizio di stagione, Nadal ha perso un solo incontro sulla terra, nei quarti a Roma contro Thiem. Quello di Montecarlo è il torneo n.54 sulla terra per il maiorchino, altro record assoluto. Il successo odierno permette inoltre a Nadal di mantenere, anche se per soli 100 punti di vantaggio su Federer, il trono mondiale.

Nadal era nettamente favorito oggi contro Nishikori, con il quale aveva vinto 9 degli 11 precedenti. La speranza era di rivedere il giapponese nello stato di forma del 2014 quando a Madrid fece impazzire Nadal in finale fino al 62 42 prima di infortunarsi alla schiena. Quando sull’1-1 Nishikori ha strappato il servizio allo spagnolo, tutti ci eravano illusi di poter assistere a una partita equilibrata. E’ stato solo un fuoco di paglia. Nadal ha piazzato due break in sequenza e ha preso definitivamente il largo. Il secondo set ha avuto ancora meno storia con un Nishikori evidentemente deluso che si è pure lasciato ad andare a gesti di nervosismo per lui inconsueti. Il giapponese, che pure ha colpi anticipati che potrebbero contrastare lo spin del maiorchino, ha risentito anche di una minore freschezza atletica dovuta a una serie di incontri vinti al terzo set con Nadal che ha invece passeggiato per tutto il torneo.

Che dire, uscito di scena il Djokovic formato 2011-2016, Nadal non ha più avversari sulla terra. Il serbo è stato l’unico a interromperne a tratti l’egemonia sul mattone tritato. Thiem, che sembrava l’erede designato dello spagnolo sul rosso, è stato travolto qui a Montecarlo. Nadal si avvia a ripetere il filotto di successi dello scorso anno (Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roland Garros) ai quali potrebbe aggiungersi Roma dove lo scorso anno si fermò nei quarti. “Che noia, che barba” direbbe Sandra Mondaini.

 

Finale

Nadal b. Nishikori 6-3 6-2