Da Osaka a Indian Wells con furore

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Di Adriano Spataffi

A 21 anni da compiere, Naomi Osaka vince a Indian Wells il suo primo Premier Mandatory che è anche il primo torneo in carriera, dopo una settimana quasi perfetta con un solo set perso in tutto il cammino. Si ferma in finale l’avventura di Daria Kasatkina, anch’essa alla prima finale in un torneo di questo livello.

Il match inizia equilibrato, la giapponese è portata a cercare maggiormente lo spunto vincente con un gioco essenziale ma letale, poca fantasia, tantissima velocità. Sul 3-3 è della russa la prima chance, con la conquista di una palla break, annullata dall’asiatica con un ace. Da questo momento la Osaka pare scrollarsi di dosso i timori di un appuntamento a cui non ha mai preso parte e ricomincia a macinare gioco. La Kasatkina, con i suoi colpi da aperture ampie, inizia a non trovare più i tempi per spingere in profondità ed imprimere rotazione e perde, così, metri di campo. Da possibile 2-4 si va così 6-3 per la Osaka che a questo punto ha il match in mano. Nel secondo set la giapponese non trema, anzi, sale al servizio e toglie all’avversaria la possibilità di gestire lo scambio con pazienza. Il secondo parziale diviene, così, un set in linea con la routine a cui la Osaka ci aveva abituati in settimana, con la controparte spostata a piacimento e impallinata spesso. Si resta in equilibrio per tre game, poi la giapponese vola 5-1 con una solidità rara per l’età, ormai imprendibile.

Finisce così un torneo che conferma come il panorama femminile sia molto più incerto del maschile, con nuove leve pronte ad approfittare dei passaggi a vuoto delle prime della classe. La vincitrice, da domani, sarà n.22; la russa n.11. L’impressione, però, è che per queste due giocatrici il bello debba ancora arrivare.

N.Osaka b. D. Kasatkina 63 61