Di Adamo Recchia
Abbiamo incontrato Martina Colmegna, recente vincitrice del torneo ITF di Bergamo. Per la ventunenne lombarda è stata la terza affermazione in un torneo ITF che l’ha portata al n.460 della classifica WTA, suo best ranking. Martina ha le idee chiare, entro fine anno vuole entrare nelle prime 300 del mondo.
Arrivi dalla splendida vittoria dell’ITF di Bergamo, raccontaci le tue sensazioni.
Bergamo è stata una settimana molto positiva per me, frutto di mesi intensi di lavoro. Una settimana che mi ha dato tanta fiducia e voglia di ottenere altri risultati. Ho vinto esprimendo il mio miglior tennis, questo mi da una grande forza mentale.
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2018?
Dopo Bergamo ho raggiunto il mio best ranking, n.460. L’obiettivo stagionale è chiudere l’anno con il 2 davanti, quindi nella top 300.
Dove ti alleni e da chi è composto il tuo staff?
Mi alleno da giugno al Seven Infinity di Gorgonzola, in provincia di Milano. Il mio staff è composto dai maestri Luca Sala e Luca Lanzani, dal preparatore atletico Raffaele Scorletti e dalla nutrizionista Francesca Drufuca. Volevo cogliere l’occasione per ringraziarli di tutto il lavoro che stanno facendo per me, questi risultati sono riuscita ad ottenerli grazie a loro.
Quali ritieni siano i tuoi colpi migliori e quelli da migliorare?
I miei colpi migliori sono il diritto e il rovescio. Con il diritto faccio più punti, di rovescio sono solida e vario molto il gioco. Il servizio è il colpo che ho migliorato di più in questi mesi, ma ci sto lavorando ancora tanto. Gioco molto bene anche al volo, ma devo imparare ad andarci un pò più spesso.
Quale superficie prediligi?
La mia superficie preferita è la terra rossa. Purtroppo mi sono sempre e solo allenata su questa superficie. Da dicembre ho iniziato ad allenarmi anche sul veloce, ma ancora non mi sento del tutto a mio agio. Sono sicura, però, che nel giro di poco tempo riuscirò ad esprimere il mio miglior tennis anche su quella superficie.
Quando hai iniziato a giocare a tennis?
Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni grazie a mia madre che, volendo avviarmi ad un’attività sportiva, vide sul giornale del mio paese una prova gratuita di tennis. Mi è subito piaciuto ed ero abbastanza portata, così decisi di continuare.
Quando hai scoperto che potesse diventare una professione?
Ho pensato che potesse diventare la mia professione con il tempo e con i continui sacrifici che stavo facendo.
A parte Bergamo quali sono stati finora i successi più importante della tua carriera?
Ogni vittoria per me è significativa, ripaga i sacrifici di ogni giorno. Il 15000$ di Cuneo rappresenta la mia prima vittoria in un torneo ITF. È stata particolarmente importante in quanto è avvenuta qualche mese dopo il mio trasferimento a Gorgonzola e dopo una stagione pessima. Il 15000$ a Bucha, in Ucraina, rappresenta un torneo altrettanto significativo in quanto è stata la mia prima vittoria da “sola”, senza nessuno dello staff al seguito.