da Parigi,
Il lunedì all’AccorHotels Arena di Parigi Bercy, con le 16 teste di serie al balcone ad attendere soltanto il nome dell’avversario, è di per sé una giornata a rischio di anonimato mediatico. La notizia, comunque, l’ha fatta Roger Federer, chiamandosi fuori dal torneo.
In campo, le danze del tabellone principale le apre Marin Cilic che, dopo quattro anni di bye, il secondo turno deve conquistarselo. Servizio e dritto gli sono ancora sufficienti per superare in due tirati set il ventiduenne polacco Hurkacz, uno che, però, poco più di un anno fa Cilic strapazzava agli US Open con un eloquente 6-2 6-0 6-0… Al secondo turno avrà Stan Wawrinka, le cui condizioni sono da testare dopo il ritiro a Basilea.
Ancora una sconfitta invece per Borna Coric, superato in rimonta da Fernando Verdasco. Per il giovane croato conclusione amara di una stagione ben iniziata (4 turno agli Australian Open, semifinali a Dubai e quarti di finale a Miami e Montecarlo) ma che ha presentato via via il conto ad un fisico non proprio resistente (ritiro ad Halle nei quarti per il problema al ginocchio che lo affligge da tempo, a Wimbledon si è cancellato dal tabellone per problemi addominali e agli US Open walk over al secondo turno per un problema alla schiena) e culminata con la separazione da coach Piatti a settembre. Un guizzo a San Pietroburgo (finale persa contro Medvedev) e adesso la quarta sconfitta consecutiva al primo turno.
I francesi – Come al solito tanti i francesi in tabellone, otto, con la speranza di fare meglio del 2018. Lo scorso anno, dei dieci transalpini in gara, nessuno arrivò al terzo turno. I media francesi per l’occasione ribattezzarono la FFT (la loro federazione) in FFL (fédération francaise de lose, federazione francese della sconfitta).
La prima defezione arriva, però, a bocce ferme da Richard Gasquet, che chiude con qualche giorno di anticipo la sua stagione, causa infortunio al ginocchio sinistro. Il lucky loser subentrato è comunque francese, Corentin Moutet, che farà il suo esordio domani, come Simon, Humbert e Monfils, quest’ultimo ancora in gara per staccare il biglietto per Londra. Deve almeno arrivare in semifinale e, con Federer che ha lasciato strada nel suo quarto di tabellone, non è un’impresa eccessivamente ardua.
I 4 moschettieri di oggi sono in sequenza sul centrale dal primo pomeriggio. Il primo a scendere in campo è stato Chardy, la cui vittoria in rimonta su Querrey, con break sanguinario in chiusura di terzo set, è stata accolta dalla sorpresa esultanza dei colleghi francesi in sala stampa. Gli ha fatto eco Benoit Paire che è riuscito a gestire in due set la pratica Dzumuhr, nonostante le sue solite intermittenze. Su tutte l’ultimo gioco con il francese al servizio per il match: tra stecche di dritto e rovescio va sotto 0-40, recupera e si porta a match-point, poi due doppi falli e ancora rischio break e finalmente il recupero definitivo che infiamma il pubblico non ancora numeroso del lunedì. Nel secondo turno sarà derby con Monfils.
Il programma serale si è aperto con Jo Wilfried Tsonga opposto a Andrey Rublev. Se le sono date a tutto braccio, il russo ha martellato sul rovescio del francese, portando a casa il primo set. Tsonga ha però man mano trovato confidenza anche con il suo fondamentale meno amato ed è riuscito a portare a casa la rimonta. E ha chiuso Adrian Mannarino che ha superato facilmente il norvegese Ruud.
Gli italiani – Il cammino dei tre italiani inizia al secondo turno. Occhi puntati su Berrettini che, nella sua corsa per Londra, avrà come primo scoglio mercoledì Jo- Wilfried Tsonga. Nel frattempo il romano ha anche un occhio agli inseguitori (se Matteo uscisse all’esordio a Parigi, per superarlo, Bautista-Agut deve raggiungere almeno i quarti, Goffin e Monfils le semifinali, Fognini e Schwartzman la finale, e Wawrinka, Khachanov, Isner e De Minaur dovrebbero alzare il trofeo). Seppi incontrerà domani il moldavo Radu Albot e Fognini farà il suo esordio in singolare mercoledì, aspettando il vincente tra Simon e Shapovalov che giocheranno domani. Intanto il ligure si è scaldato in doppio in coppia con Feliciano Lopez, ma hanno rimediato un doppio 6-4 dai tedeschi Krawietz e Mies.
In giro per l’Arena si è rivisto Novak Djokovic, per un’altra sessione di allenamento di livello: dopo Rafael Nadal sabato, il serbo oggi è sceso in campo con Karen Khachanov, con il quale ha in sospeso il conto della finale 2018. Al termine Djokovic si è presentato in sala stampa decisamente rilassato :”Mi piacciono le condizioni dei campi di Bercy. Fisicamente sto bene, non ho avuto alcun dolore alla spalla sinistra né altri problemi nelle ultime 3-4 settimane“. E nemmeno lo preoccupa eccessivamente la sfida per il numero 1 “Questi calcoli non vanno bene per la mente di un giocatore, ti tolgono energie che sono fondamentali per la tua performance, per cui preferisco non pensarci troppo”
Paris Rolex Masters
Risultati:
[Q] J. Chardy b. [Q] S. Querrey 5-7 6-3 7-5
C. Garin b. P. Cuevas 6-4 6-4
M. Raonic b. [Q] C. Norrie 6-3 6-2
F. Verdasco b. B. Coric 3-6 6-4 6-3
B. Paire b. [LL] D. Dzumhur 7-5 6-4
R. Albot b. N. Basilashvili 6-3 6-2
J. Struff b. [Q] Y. Nishioka 4-6 7-5 6-2
[WC] J-W. Tsonga B. A. Rublev 4-6 7-5 6-4
M. Cilic b. H. Hurkacz 7-6(5) 6-4
[Q] C. Ruud vs [WC] A. Mannarino