Berrettini-Napolitano: a Bergamo una finale tutta azzurra

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A quattro anni dal successo di Simone Bolelli, l’Italia tornerà a vincere il Challenger di Bergamo. Matteo Berrettini rischia grosso contro Jurgen Zopp, perdendo un secondo set che sembrava già vinto, ma domina alla distanza. Stefano Napolitano è perfetto per un set e mezzo, subisce il ritorno di Sonego ma non si disunisce e chiude in due set. Titolo di doppio a Clayton-O’Mara.

Era stato il torneo degli italiani: non poteva che esserci una finale tutta azzurra. A giocarsi il titolo al Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (64.000€, Greenset) saranno Matteo Berrettini e Stefano Napolitano. Alla tredicesima edizione, finalmente, nella domenica finale risuonerà soltanto l’inno di Mameli. In una giornata molto lunga, durata 6 ore, Berrettini e Napolitano hanno fatto il loro dovere contro due avversari ostici come Jurgen Zopp e Lorenzo Sonego. Si partirà intorno alle 15.30 con la suggestiva cerimonia a cura dello staff di animazione, dopodiché il romano e il biellese andranno a caccia del loro secondo Challenger in carriera. Berrettini si è imposto l’anno scorso a San Benedetto del Tronto, mentre il successo di Napolitano risale al torneo di Ortisei nel 2016.

BERRETTINI ALLONTANA I FANTASMI

Per un attimo, Berrettini ha spaventato i 2.000 del PalaNorda. Forte di un servizio devastante e un atteggiamento sempre positivo, ha gestito bene Jurgen Zopp fino al 6-3 5-4 e 40-0. Il match sembrava terminato, quando sul primo matchpoint l’estone azzeccava una risposta vincente a occhi chiusi. Lì arrivavano un paio di errori banali di Berrettini e il match si riapriva all’improvviso. Al tie-break, forte di un dritto molto ficcante, Zopp era più bravo nel gestire i punti importanti e prolungava il match al terzo. Gelo al PalaNorda: Berrettini usciva dal campo, si cambiava, e al rientro era costretto ad annullare una delicata palla break. Si faceva aiutare dal servizio, poi usufruiva di un vistoso calo di Zopp. All’improvviso, l’estone iniziava a sbagliare – anche di metri – nello scambio da fondo e firmava la sua resa quando, dopo aver perso il game del 4-1, lanciava la sua racchetta verso il suo angolo. Strano, per un tipo tranquillo come lui. Più che esultare, Berrettini lanciava un sospiro di sollievo. Nel corso del match, ha mostrato vizi e virtù. La combinazione servizio-dritto è davvero notevole, così come vanno rimarcati i miglioramenti negli spostamenti. Fatica un po’ con il rovescio e diventa vulnerabile quando deve difendersi con lo slice. Zopp ha avuto buon gioco ogni volta che riusciva a impostare lo scambio da quella parte. Il risultato resta comunque meritato, giacché Matteo ha sempre fatto la partita e non si è demoralizzato nel momento più difficile. Per lui sarà la quinta finale Challenger: Oltre al successo a San Benedetto del Tronto, ha perso a Quanzhou, Portorose e Istanbul. Sono tutte arrivate nel 2017. L’allievo di Vincenzo Santopadre (ma accompagnato a Bergamo da Umberto Rianna) è già certo di salire al numero 113 ATP (best ranking), mentre in caso di successo si porterebbe intorno al numero 104. L’agognato ingresso tra i top-100 ATP, ormai, è questione di poche settimane. La buona notizia è che “Berretta” non ha nessuna intenzione di fermarsi qui.

NAPOLITANO MANTIENE IL SANGUE FREDDO

Per un set e mezzo, abbiamo visto un Napolitano eccezionale. Una delle migliori versioni del biellese ha messo in un angolo Lorenzo Sonego fino al 6-3 4-1, poi è successo qualcosa che ha cambiato la partita. Anche per questo, Napolitano è stato bravo ad evitare complicazioni e a chiudere col punteggio di 6-3 7-6. Stefano si è presentato all’appuntamento senza aver mai perso il servizio in tutto il torneo. Aveva vinto 37 turni di servizio consecutivi e ha impostato il match con le idee chiare: accorciare il campo appena possibile e costringere Sonego sulla difensiva. Il piano funzionava alla perfezione: Napolitano aveva sempre i piedi dentro il campo, mentre Sonego difendeva – e arrancava – a quasi tre metri dal pitturato. Subito avanti di un break (2-1 e servizio), Napolitano cancellava tre palle break sul 3-2 ma poi metteva il turbo e volava fino al 6-3 3-0, inavvicinabile al servizio. Quando Sonego affossava una facile volèe per il 2-0 nel secondo, il match sembrava finito. Sul 4-2 e 40-0, tuttavia, arrivavano un paio di errori di Napolitano e alcune belle giocate del torinese che allungavano la sfida. “Sonny” entrava in piena trance agonistica e ricuciva lo strappo, portandosi sul 4-4 e aveva anche una mezza chance sul 5-5, quando si trovava 0-30 sul servizio di Napolitano. Il biellese chiedeva aiuto al servizio e teneva il delicato turno di battuta. Nel tie-break, Napolitano ritrovava l’aggressività che aveva perduto nella seconda metà del secondo set: una bella combinazione servizio-schiaffo al volo sigillava il 7-2. Alla fine c’era un bell’abbraccio tra i due, entrambi piemontesi e nati a un mese di distanza. Napolitano conferma di avere notevoli potenzialità: il servizio è una sentenza, il rovescio in avanzamento è una grande arma, mentre deve migliorare sul piano della mobilità. Da parte sua, Sonego ha confermato di avere grandi doti agonistiche. Tuttavia, deve cercare di essere più aggressivo perché troppo spesso si è fatto cacciare indietro. Intanto lunedì sarà numero 156 ATP, sua miglior classifica di sempre.

IL DOPPIO PARLA INGLESE, ARRIVA IL GRAN FINALE

È terminato il torneo di doppio. Il titolo è andato ai britannici Scott Clayton e Jonny O’Mara, vincitori al termine di una dura maratona contro Laurynas Grigelis e Alessandro Motti. L’eterno match tie-break è terminato 15-13, dopo che la coppia italo-lituana aveva avuto due matchpoint. Sul primo c’è qualche recriminazione, con Grigelis che ha chiesto troppo al suo passante di rovescio dopo una volèe tremebonda (ma sulla riga) di Clayton. Per i britannici è il secondo Challenger in carriera dopo il successo a Izmir, lo scorso settembre. La giornata era iniziata molto presto, con le finali dei Campionati Studenteschi che vedevano in campo i ragazzi di diverse scuole di Bergamo e provincia. I più bravi hanno avuto la possibilità di giocarsi le fasi finali nello scenario dell’ATP Challenger. La fase provinciale è il primo step di un percorso che culminerà nelle finali nazionali, previste in aprile a Genova. Ma adesso è tempo di pensare alla finale. I precedenti tra Napolitano e Berrettini dicono 2-0 per il biellese (Mestre 2015 e Genova 2017), ma si sono giocati in condizioni tecniche ben diverse. L’appuntamento al PalaNorda (e in diretta TV su BG 24, canale n.198 del DTT in tutta la Lombardia) è per le 15.30 con la cerimonia, dopodiché – intorno alle 16.30 – inizierà il derby che regalerà all’Italia il suo quarto titolo a Bergamo dopo i successi di Andreas Seppi (2008 e 2011) e Simone Bolelli (2014).

TROFEO PERREL-FAIP (64.000€, Greenset)

Semifinali Singolare

Matteo Berrettini (ITA) b. Jurgen Zopp (EST) 6-3 6-7 6-1

Stefano Napolitano (ITA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 6-3 7-6(2)

Finale Doppio

Scott Clayton / Jonny O’Mara (GBR-GBR) b. Laurynas Grigelis / Alessandro Motti (LTU-ITA) 5-7 6-3 15-13